Attività di Ricerca - Facoltà di Ingegneria
Linee di Ricerca
S.S.D. FIS/01 FISICA SPERIMENTALE
Prof. Piergiogio Picozza - professore straordinario
Prof. Livio Conti – ricercatore
Prof. Ivan Davoli - Professore straord. at.d. (art. 1 comma 12 L.230/05)
L’attività di ricerca del Prof. Piergiorgio Picozza è rivolta, tra l’altro, a ricerche nello spazio con le missioni satellitari PAMELA ed AGILE attualmente in volo. Insieme al Prof. Livio Conti è impegnato anche nello studio dallo spazio dei Raggi Cosmici di altissima energia con l’esperimento JEM-EUSO previsto essere collocato all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale, e nel progetto LIMADOU-CSES studio della interazione litosfera-ionosfera-magnetosfera per lo studio dei precursori sismici con strumenti installati sul satellite cino-italiano CSES.
La missione spaziale PAMELA, condotta da una collaborazione internazionale diretta dal Prof. Picozza, è rivolta allo studio della componente nucleare ed isotopica dei raggi cosmici, alla ricerca di antimateria primordiale, di segnali di annichilazione di materia oscura, al monitoraggio dell’attività solare ed allo studio delle fasce di radiazione intorno alla terra. Di notevole rilevanza scientifica nel campo della ricerca indiretta di materia oscura sono i risultati ottenuti sui rapporti antiprotone-protone e positrone-elettrone che hanno avuto una vasta risonanza anche all’esterno della comunità scientifica di riferimento con oltre 1000 articoli interpretativi apparsi in un breve periodo. Di grande importanza sono anche i dati conseguiti sui flussi di protoni ed elio, elettroni e nuclei della radiazione cosmica che permetteranno una migliore conoscenza dei meccanismi di produzione, accelerazione e propagazione dei raggi cosmici nella Galassia. Grazie all’esperimento PAMELA, per la prima volta, è stato anche possibile uno studio continuo e diretto degli effetti dell’attività del sole sul flusso di raggi cosmici e la determinazione dello spettro energetico delle particelle emesse in improvvise e violente eruzioni solari. E’ stata anche scoperta una fascia di radiazione intorno alla terra composta di antiprotoni.
La Missione AGILE, condotta dall’Agenzia Spaziale Italiana, è rivolta allo studio della radiazione gamma di alta energia con la rivelazione di Gamma Ray Burst e la scoperta di nuove Pulsar, risultati che hanno aperto una nuova importante finestra nella conoscenza dei processi più violenti del Cosmo.
I risultati di PAMELA ed AGILE ottenuti fino ad ora sono stati pubblicati sulle maggiori riviste scientifiche internazionali, tra le quali Physics Reports, Nature, Science, Physical Review Letters, Astrophysical Journal. Gli interessi scientifici di Piergiorgio Picozza si rivolgono anche al campo della Scienza della Vita nello spazio, con un monitoraggio continuo della radiazione all’interno delle Stazioni Spaziali e lo studio dei rischi per gli astronauti dovuti alle particelle ionizzanti, di grande utilità per la programmazioni di voli interplanetari.
Il Professor Picozza ed il Prof. Livio Conti collaborano sulle seguenti due linee di ricerca.
Raggi cosmici di altissima energia UHECR (Ultra-High Energy Cosmic Rays).
Lo studio dei raggi cosmici di altissima energia è volto a comprendere origine e natura di questi processi che costituiscono uno dei problemi irrisolti della fisica astro-particellare contemporanea. Questo è l’obiettivo principale della missione spaziale internazionale JEM-EUSO (Extreme Universe Space Observatory at the Japanese Experiment Module), guidata dal Prof. Picozza, ed alla quale collaborano oltre 300 ricercatori di istituzioni ed università di 16 nazioni. La ricerca verrà effettuata mediante un telescopio ultravioletto non convenzionale a grande campo installato all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale. Esso sarà diretto lungo Nadir al fine di rilevare i fotoni ultravioletti emessi dagli sciami generati dagli UHECR interagenti con i nuclei dell’atmosfera terrestre. I risvolti scientifici di questa missione coinvolgono i campi dell’Astrofisica, della Cosmologia e delle Interazioni Fondamentali. In particolare JEM-EUSO si propone l’identificazione delle sorgenti dei raggi cosmici di altissima energia e la misura dello spettro energetico di queste sorgenti, di ottenere informazioni su regioni di energia ancora inesplorate ben oltre il cut-off nel flusso dei raggi cosmici stessi (effetto GZK), dovuto a processi fisici che diventano accessibili alle energie superiori a 10^19 eV. La scoperta di neutrini e raggi gamma di altissima energia e la ricerca di possibili segnali provenienti dalle ipotizzate stringhe sono altri campi che saranno esplorati. Di notevole importanza saranno anche gli studi sui fenomeni che accadono nell’atmosfera terrestra, come nightglow, TLE (Transient Luminous Event), meteore e meteoriti.
In Uninettuno, oltre il Prof. Picozza ed il Prof. Conti, partecipa a questa linea di ricerca il Prof. Claudio Fornaro.
Un esperimento a bordo del pallone stratosferico EUSO-Balloon, con uno strumento rappresentante un sottoinsieme del grande telescopio, è stato effettuato con successo nell’Agosto 2014. Uninettuno ha realizzato tutto il software di bordo. Attualmente sono in preparazione altre due esperimenti pathfinder dell’esperimento maggiore JEM-EUSO: EUSO-TA e mini-EUSO. EUS-TA è in corso di installazione in Utah negli USA mentre mini-EUSO verrà installato all’interno della Stazione Spaziale. E’ in fase di definizione di una missione congiunta tra JEM-EUSO ed il progetto KLIPVE, proposto dai colleghi russi, per la realizzazione del progetto comune ora nominato K-EUSO. In tutti questi esperimenti, l’impegno di Uninettuno è sostanziale ed è rivolto, oltre che al management, anche allo sviluppo della meccanica e del software di bordo ed alla definizione degli algoritmi per la selezione dei dati ed all’analisi dei dati. In questo contesto è stata sottoscritta una specifica convenzione per la ricerca tra UNINETTUNO ed il RIKEN (Giappone).
Studio dei precursori sismici.
E’ in corso anche uno studio a largo spettro delle interazioni elettromagnetiche litosfera-atmosfera-ionosfera-magnetosfera per l’analisi di possibili correlazioni temporali tra emissioni elettromagnetiche legate all’attività sismica e disturbi iono-magnetosferici, quali perturbazioni di temperatura e densità di plasma, fluttuazioni di campo elettrico e magnetico e precipitazione di particelle dalla fascia di Van Allen. Punto nodale di tale ricerca sarà la missione spaziale italo-cinese CSES-LIMADOU, guidata per la parte italiana dal Prof. Picozza, ed a cui partecipano vari istituti ed università cinesi e l’Università Uninettuno, l’Università di Trento, l’INFN con le sezioni di Bologna, Napoli, Perugia, Roma Tor Vergata, i Laboratori Nazionali di Frascati ed il Centro TIFPA di Trento, l’INAF con l’Istituto IAPS di Roma. In questo contesto l’UNINETTUNO, l’Università di Trento, l’INFN e l’INAF-IAPS hanno siglato un accordo-convenzione per il coordinamento della ricerca in Italia. Sul satellite CSES verranno installati diversi strumenti: due rivelatori di particelle, un rivelatore di campo elettrico, due di campo magnetico, una sonda Langmuir ed un rivelatore di plasma che verranno installati sul satellite cinese CSES che sarà messo in orbita nell’estate del 2017. La componente italiana della collaborazione, di cui Uninettuno è parte integrante, sta realizzando il rivelatore di particelle di alta energia ed il rivelatore di campo elettrico. E’ inoltre responsabile della calibrazione di tutti gli strumenti, sia italiani che cinesi, che sarà effettuata con facilities esistenti in Italia.
In Uninettuno, oltre il Prof. Picozza ed il Prof. Conti, partecipano a questa linea di ricerca il Prof. Dario Assante ed il Prof. Claudio Fornaro.
In particolare Uninettuno ha la responsabilità, per quanto riguarda il rivelatore di particelle, del software di bordo, del Ground Support Equipment e del “Product and Quality Assurance and Safety”. Collabora inoltre alla realizzazione del rivelatore di campo elettrico EFD insieme al Dipartimento di Fisica dell’Università e Sezione INFN di Roma Tor Vergata
Lo studio dei precursori sismici con esperimenti dallo spazio è in corso da molti anni da parte del gruppo italiano che partecipa a CSES-LIMADOU. All’inizio ci si è avvalsi dei dati di esperimenti effettuati sulla Mir, sulla Salyut e su satelliti non dedicati. La missione satellitare francese DEMETER (cui alcuni ricercatori del gruppo italiano hanno contribuito nella fase di analisi dei dati), il progetto ESPERIA (finanziato dall’ASI per la fase A e guidato dall’Università di Roma Tre), l’esperimento Lazio-Egle sulla ISS (realizzato da una collaborazione fra Roma Tor Vergata, Roma Tre e Perugia) e l’esperimento spaziale ARINA (in orbita dal 2006 insieme a PAMELA) sono invece progetti e realizzazioni concepiti e realizzati specificamente per lo studio dei precursori sismici. Essi sono stati finanziati in Italia, oltre che dall’ASI, dal MIUR con due PRIN, dal INFN e da fondazioni private.
La collaborazione fra Italia e Cina per la realizzazione del satellite CSES e della strumentazione da installare a bordo è maturata sulla base dell’esperienza scientifica acquisita dai gruppi di ricerca in Italia e del forte interesse dell’agenzia spaziale Cinese per lo sviluppo di tecnologie di monitoraggio e studio dei disastri naturali ed in particolare sismici.
Prof. Ivan Davoli – professore straordinario
Il prof. Davoli si occupa di temi scientifici di natura prevalentemente sperimentale nell’ambito della fisica dei solidi e della scienza dei materiali. In particolare ha affrontato lo studio della: crescita e della caratterizzazione di film superconduttori tradizionali tramite tecniche di crescita epitassiale (MBE). La caratterizzazione funzionale e strutturale è eseguita con tecniche di conducibilità elettrica tramite misure di tensione-corrente a bassa temperature; tecniche di spettroscopie di fotoemissione ed Auger e misure di assorbimento X in trasmissione o in regime di riflessione totale per lo studio delle interfacce sepolte e di celle Photovoltaiche (PV) organiche ed inorganiche. Egli è autore di oltre 110 articoli scientifici su riviste specializzate di divulgazione internazionale.
S.S.D. ICAR/02 COSTRUZIONI IDRAULICHE
Prof. Alessio Mezzi – ricercatore CNR
Le attività di ricerca del Dr. Alessio Mezzi sono indirizzate allo studio di metodologie analitiche e allo sviluppo di materiali innovativi. I campi di applicazione includono film sottili per sensori di gas, rivestimenti anti-usura e anti-corrosione, leghe metalliche, materiali compositi, materiali bio-compatibili, superconduttori e materiali magnetici. Negli ultimi anni, ha acquisito un’enorme esperienza nei principali metodi di deposizione fisica e chimica di film spessi e sottili, come il Reactive Plasma Spray, PVD, MOCVD, PECVD, ecc. Questa esperienza è rafforzata dalla conoscenza delle principali tecniche di caratterizzazione come X-ray Photoelectron Spectroscopy, Auger Electron Spectroscopy, Scanning Electron Microscopy and Atomic Force Microscopy. Ha sviluppato un metodo analitico (attraverso la tecnica XPS) utilizzato per distinguere la configurazione sp2 dalla sp3 per i materiali a base di carbonio come i single-wall carbon nanotube (SW-CNT) e diamond-like carbon (DLC), attraverso la misura del parametro D, definito come la distanza tra il picco di massima intensità e quello di minima intensità nel segnale Auger del C KLL. La medesima procedura è stata applicata con successo sui materiali a base di carbonio come grafene e grafene ossido. In passato, ha vinto un progetto per condurre esperimenti nella photoelectron microscopy beamline presso l’ELETTRA Synchrotron Light Source (Trieste, Italia). Il progetto riguardava l’investigazione dei processi di diffusione e precipitazione che avvengono nelle leghe e nei materiali compositi. Al momento, è autore e co-autore di oltre 115 articoli in riviste scientifiche internazionali.
S.S.D. ICAR/03 INGEGNERIA SANITARIA-AMBIENTALE
Prof. Pietro Calandra – ricercatore CNR
L'attività di ricerca al momento riguarda la preparazione, tramite metodi innovativi, di nanostrutture sia solide che liquide (nanoparticelle, nanostrutture, fluidi strutturati, micelle, associazioni molecolari), della loro indagine tramite metodi chimici e fisici, sia dal punto di vista teorico che applicativo (drug delivery, solar cell, zeoliti), di comportamento della materia sotto campo elettrico sia dal punto di vista teorico che sperimentale/applicativo nel campo dell’ elettroreologia ed elettrospray. Questi studi vengono talvolta condotti con esperimenti pensati e realizzati ad-hoc coinvolgendo altri studiosi sia con mezzi home-made che con facility di sincrotrone.
S.S.D. ICAR/07 GEOTECNICA, S.S.D. ICAR/08 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI E S.S.D. ICAR/09 TECNICA DELLE COSTRUZIONI
Prof. Luca Placidi – professore associato
Sabino Maggi - primo ricercatore CNR
Prof. Stefania Marello – professore straordinario
Prof. Paolo Baragatti – professore straordinari
L’attività di ricerca svolta dai Prof.ri Luca Placidi, Stefania Marello e Paolo Baragatti è stata rivolta a diverse aree e tradotta nella presentazione e pubblicazione su riviste a diffusione internazionale di articoli scientifici, nella partecipazione a convegni scientifici nazionali e internazionali e nella partecipazione a progetti di ricerca.
Nell’area della Meccanica del continuo, ci si è concentrati nello studio della modellazione e simulazione numerica dei materiali microstrutturati come quelli micromorfici e di secondo gradiente. Un’attenzione particolare è stata rivolta ad un interessante filone di ricerca e cioè allo studio della meccanica della frattura e del danno con metodi variazionali e con l’uso della modellazione dei materiali di secondo gradiente. Sempre all’interno di questa area si vuole portare avanti anche lo studio e la modellazione della meccanica dell’osso e della sua interazione con le protesi di nuova generazione. Connesso a questo filone è lo studio e la simulazione numerica del cemento armato, studio per il quale è stato chiesto un finanziamento Prin e un Erc di tipo Consolidator.
Nell’area dell’Ingegneria più propriamente sismica si è portato avanti lo studio delle tecniche di modellazione non lineare dei fenomeni di urto ripetuto e singolo; quindi della dinamica non lineare di corpi soggetti a vincoli monolateri. In particolare ci si è occupati degli smorzatori antisismici a pendolo scorrevole in cui questo tipo di effetti non è ancora stato studiato.
Nell’area invece della Progettazione ingegneristica si è portato avanti lo studio di indicatori di resilienza delle strutture complesse. In particolare si è investigato in modo quantitativo la caratteristica della compartimentazione, i suoi effetti benefici rispetto all’azione di eventi imprevisti, detti cigni neri, e i suoi effetti negativi rispetto invece all’obiettivo del monitoraggio strutturale.
L’attività scientifica del prof. Sabino Maggi si è focalizzata negli ultimi anni sullo studio delle reti di monitoraggio ambientale, con lo sviluppo di metodologie in grado di ottimizzare la struttura delle reti stesse per migliorare la qualità dei dati misurati con il minimo spreco di risorse nonché di analizzare automaticamente i dati bioclimatici misurati su scala spazio-temporale, estendendo la validità delle misure puntuali all’intero ambito della regione sotto esame attraverso l’uso di opportune tecniche di spazializzazione.
Un’altra importante area di attività ha riguardato lo studio del trasporto di polveri sottili e di ozono, con l’implementazione di algoritmi basati su equazioni differenziali funzionali ritardate in grado di migliorare l’accuratezza delle previsioni pur in presenza di un numero limitato di dati sperimentali. In questo stesso ambito, è stata rivolta un'attenzione particolare allo sviluppo di nanomateriali per la riduzione degli inquinanti presenti nell’aria ed in particolare lungo le strade urbane ed extraurbane, tema che ha un enorme interesse applicativo a causa del legame strettissimo fra inquinamento dell’aria e salute umana.
Il prof. Maggi, infine, ha coordinato insieme al Prof. Cennamo e in collaborazione con il CNR-IREA di Napoli, una attività di ricerca presso il Castello Giusso di Sicignano degli Alburni (Salerno) con l’obiettivo di determinare la localizzazione e la geometria degli elementi antropici sepolti nell’area del castello e nelle sue immediate adiacenze attraverso l’analisi dei dati rilevati da un sistema GPR (Ground Penetrating Radar) e lo sviluppo di modelli geofisici 3D del sottosuolo.
S.S.D. ICAR/17 DISEGNO
Prof. Gerardo Maria Cennamo – ricercatore
La attività di ricerca del Prof. Gerardo Maria Cennamo abbraccia gli ambiti propri della disciplina, dagli elementi fondativi della geometria descrittiva e del disegno di architettura fino alle prassi del rilevamento architettonico e della rappresentazione del territorio, abbracciando le tematiche più innovative e sperimentali legate alle potenzialità della rappresentazione digitale per il patrimonio culturale ed alla gestione del dato computazionale nel disegno di progetto attraverso il cosiddetto approccio BIM. Su tali linee si è sviluppata la tematica correlata alla valorizzazione della città storica, approfondita attraverso il ruolo del disegno come strumento fondamentale per il controllo delle trasformazioni dei patrimoni storici ed in misura estesa di interi brani di città. La casistica più propriamente rientrante negli interessi di questa ricerca è rappresentata dalle aree urbane e suburbane che, sebbene non afferenti alla definizione di Centro Storico secondo una accezione urbanisticamente riconosciuta, esprimono un pregevole equilibrio formale, sintesi di caratteristiche morfologiche ed architettoniche strutturatesi nella successione delle epoche. La ricerca ha anche messo in evidenza le principali questioni procedurali, progettuali e gestionali relative agli interventi di rigenerazione degli edifici nella città storica, allo scopo di promuovere un necessario scambio di conoscenze, esperienze e buone pratiche tali da indirizzare verso la definizione di strumenti operativi che consentano di aprire la strada a modelli innovativi di valorizzazione e sviluppo dei luoghi storici. Proprio su queste tematiche il Prof. Cennamo è stato responsabile scientifico dell'unità di ricerca UNINETTUNO nel programma di ricerca (PRIN) co-finanziato dal MIUR, con indirizzo principale di ricerca rivolto al tema del paesaggio inteso nella accezione più estensiva e contemporanea del termine, come risorsa complessa ed elemento fondamentale per lo sviluppo delle potenzialità esistenti sui territori in termini di capitale naturale, economico, culturale e sociale. In coerenza con gli obiettivi di ricerca, la unità UNINETTUNO ha approfondito la tematica relativa alla valorizzazione della città storica, quale principale elemento del paesaggio urbano storicizzato, approfondendo come campione di ricerca l'area del Ghetto Ebraico di Roma. Altre attività significative per la ricerca di settore riguardano il rilievo e la ricostruzione digitale del patrimonio storico-archeologico. Il Prof. Cennamo è coordinatore scientifico dell'accordo di programma per ricerca co-finanziato dal Comune di Sicignano degli Alburni (SA) e finalizzato alla valorizzazione del Castello Giusso, importante fortificazione di primo impianto normanno, attraverso un articolato percorso di indagine, rilievo con tecnologie avanzate come il laser scanning, rappresentazione e ricostruzione digitale delle più importanti stratificazioni storiche e delle consistenze architettoniche non più esistenti, come la Chiesa patronale di San Matteo.
S.S.D. ING-IND/11 FISICA TECNICA AMBIENTALE
Prof. Rodolfo Console – professore straordinario
Le ricerche sono svolte relativamente allo studio dei processi termodinamici naturali, transizioni di fase dei sistemi estesi, della trasmissione del calore e dell'energetica che possono avere un impatto sulla fisica ambientale. Interessanti sono le interconnessioni di tali studi con i processi sismologici e gli studi di geomorfologia. Particolare attenzione è rivolta allo studio di queste tematiche su scala locale e regionale anche attraverso progetti europei e gruppi di lavoro con altri istituti quali l’INGV e il CGIAM.
S.S.D. ING-IND/13 MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE
Prof. Pietro Capaldi – ricercatore CNR
S.S.D. ING-IND/16 TECNOLOGIE E SISTEMI DI LAVORAZIONE
Prof. Michele Giordano – dirigente di ricerca CNR
L’attività di ricerca del Prof. Michele Giordano si svolge sulle tematiche tipiche del settore scientifico disciplinare ING-IND/16 e sarà focalizzata nell’area dell’Ingegneria e della Scienza dei materiali.
In particolare si concentra principalmente sulle aree dei nano materiali compositi, composti principalmente da polimeri, includendo la progettazione multiscala e il processo di materiali compositi multifunzionali. Nell’attività del Prof. Giordano è inclusa la gestione di gestione sanitari ed lo studio dei thin films per applicazioni ingegneristiche in campo sensoristico ed optoelettronico.
S.S.D. ING-IND/17 IMPIANTI INDUSTRIALI MECCANICI
Prof. Elpidio Romano – Profesore Associato ING-IND/17 - TP
In linea con la varietà dei contenuti disciplinari propri dell’indirizzo di Impianti Industriali e di Gestione e Progettazione dei Sistemi di Traffico e dei Trasporti, l’attività di ricerca svolta dal professore Elpidio Romano a tutt’oggi è stata orientata ai principali aspetti della pianificazione, progettazione e gestione dei sistemi di produzione, di trasporto e della logistica. L’attività di ricerca svolta ha prodotto numerosi lavori scientifici. L’attività scientifica è stata condotta nell’ambito: della risoluzione di problemi relativi ai flussi di traffico, alla progettazione e gestione, mediante modelli avanzati di programmazione e simulazione, di sistemi intermodali; della realizzazione di progetti infrastrutturali in campo trasportistico; della logistica e della gestione della produzione. Particolare attenzione è stata rivolta a problematiche inerenti alla progettazione di nodi logistici (porti ed aeroporti, principalmente) da un punto di vista operativo/funzionale e da un punto di vista meramente infrastrutturale, ma anche alla Forward and Reverse Logistics ed ai problemi di ottimizzazione per la determinazione di politiche innovative di raccolta a trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).
Nelle numerose attività di ricerca sono stati sviluppati originali modelli di simulazione, in ambiente integrato (SD e Animazione; SD; SD + DES + Agent Based; simulazione + ottimizzazione), caratterizzati da moduli considerati del tutto generali. In altri termini in seguito allo sviluppo di moduli operativi, realizzati in un linguaggio di simulazione integrato, sono state condotte sperimentazioni in diversi campi sia trasportistici sia logistici – produttivi, verificando la capacità, con piccole modifiche di natura meramente concettuale, di riprodurre e supportare le scelte operativo/funzionali/infrastrutturali, nei diversi campi di interesse. Tale attività ha dato luogo anche alla ricerca di un linguaggio comune per l’indicazione dei diversi moduli che compongono un modello di simulazione caratterizzato da alcuni concetti generali applicabili ad una moltitudine si sistemi reali:
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Catena degli eventi, per caratterizzare l’evoluzione degli stati in cui transita un sistema nel tempo;
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Clessidre, per indicare il consumo di tempo nell’utilizzazione di alcune risorse e/o indicare l’evoluzione del tempo necessaria per il passaggio di stato: percorrenza di un tratto di bacino da parte di una nave; tempo di caricazione e scaricazione in banchina; operazione di decollo e atterraggio di un aereo, operazione di degenza in un reparto ospedaliero, stazionamento di materiali in magazzini, ecc.
Un altro tema fondamentale sviluppato è relativo alla manutenzione di impianti con particolare riferimento alla manutenzione su condizione. Ulteriori campi di interesse scientifico riguardano l’ambito della valutazione quantitativa di problemi di scheduling e di bilanciamento delle linee di produzione/assemblaggio e l’impiego di tecniche quantitative di simulazione a problemi inerenti alla sanità come sistema di produzione di servizi e nel campo medico più specifico. La sua attività di ricerca è testimoniata da lavori scientifici pubblicati nel periodo in esame in Convegni Internazionali, Riviste Nazionali e Internazionali ed in alcuni libri.
S.S.D. ING-IND/31 ELETTROTECNICA
Prof. Dario Assante – Professore Associato
L’attività di ricerca svolta dal Prof. Assante è incentrata sulla modellistica elettromagnetica. In particolare, le tematiche di maggiore interesse sono le linee di trasmissione, i fenomeni di fulminazione, la modellistica degli acceleratori di particelle, la compatibilità elettromagnetica, la modellistica di interconnessioni ad alta velocità, la modellistica elettrica di compositi e nano-compositi polimerici, lo studio delle perturbazioni elettromagnetiche di origine sismica nella ionosfera.
Per quanto riguarda le scariche atmosferiche, che sono un fenomeno elettromagnetico di notevole interesse scientifico, soprattutto in relazione agli effetti prodotti sui sistemi elettrici, l’attività di ricerca riguarda tre aspetti fondamentali del fenomeno: la modellazione del fulmine, ovvero lo studio dell’andamento della corrente lungo il canale di scarica del fulmine, la propagazione del campo elettromagnetico in presenza di terreno conduttivo, sia al di sopra che al di sotto del suolo e lo studio delle sovratensioni indotte su linee di trasmissione.
Per quanto riguarda la modellazione di cavità e componenti per acceleratori di particelle, l’attività di ricerca ha l’obiettivo di esaminare cavità tipicamente impiegate negli acceleratori di particelle, al fine di caratterizzarne il comportamento elettromagnetico tramite il calcolo di parametri sintetici quali l’impedenza di accoppiamento longitudinale e trasversa. Tali parametri sono utili per quantificare globalmente l’interazione fra la struttura ed il fascio che la attraversa e sono fondamentali per la progettazione delle macchine.
L’ultima attività di ricerca che si sta sviluppando è legata al satellite della classe CSES, in collaborazione con i colleghi dell’area Fisica e con varie Università ed istituti di ricerca in Italia (Università di Tor Vergata, Trento e Roma Tre e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) ed all’estero (China Earthquake Administration, Cina). L’attività riguarda la partecipazione allo sviluppo dei vari componenti del satellite CSES.
S.S.D. ING-IND/35 INGEGNERIA ECONOMICO GESTIONALE
Prof. Simone Cabasino – professore straordinario
Prof. Domenico Iuliano – professore straordinario
Prof. Claudio Zottola – professore straordinario
Prof.ssa Marta Flamini – ricercatore
Il Prof. Simone Cabasino è socio fondatore e presidente della NEAT S.r.l. Svolge attività di ricerca sui sistemi ad elevata integrità della sicurezza, studiando il ciclo di vita di sistemi a cui viene richiesto un adeguato livello di integrità della sicurezza (SIL) per poter svolgere funzioni critiche per la sicurezza. Ha svolto attività di ricerca come Primo Ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e diretto diverse unità di R&S e imprese industriali. È stato capo progettista e co-designer di diversi sistemi hardware e software: quadri, processori ad alte prestazioni, compilatori, linguaggi innovativi e sistemi operativi. Come ricercatore dell'INFN è stato coordinatore di unità e progettista dell’architettura di supercomputer paralleli della famiglia APE. È stato uno dei creatori del linguaggio Dynamic Concept. È autore di circa 50 pubblicazioni internazionali sul software di sistema, applicazioni ad alte prestazioni, simulazioni, supercalcolo e le lingue. Nel 1998 ha lasciato INFN.
L’attività di ricerca del prof Domenico Iuliano si sviluppa principalmente nel settore dell’organizzazione aziendale, con particolare riferimento allo studio e l’implementazione di piani di turnaround e ristrutturazione industriale e finanziaria, l’implementazione di programmi di miglioramento delle performance industriali e commerciali, l’implementazione di programmi di gestione ed ottimizzazione della tesoreria e dei flussi di cassa. Ha maturato un’ampia esperienza nell’ambito della organizzazione industriale, essendo stato dal 2005 al 2010 Case Team Leader, con qualifica di dirigente, presso la Bain & Company Italy, dove ha maturato esperienze di acquisizione e fusione aziendale, pianificazione strategica ed industriale, organizzazione e ristrutturazione aziendale e finanziaria, nei settori Automotive, Aerospace & Defence, Engineering & Construction, Energy & Utility, Private Equity. È stato anche Senior Associate, con qualifica di dirigente, presso Alvarez & Marsal di Milano, acquisendo competenze specifiche di restructuring e turnaround industriale e finanziario, nel campo Automotive, Apparel e Moda Lusso, Private Equity.
L’attività di ricerca di Marta Flamini si è focalizzata recentemente sullo studio di modelli di assessment della maturità delle imprese in ambito Industria 4.0. A questo si aggiunge, rispetto agli anni precedenti, un nuovo tema di ricerca riguardante la modellazione e l’ottimizzazione di un problema di produzione farmaceutica che può essere rappresentato come un problema complesso di job shop scheduling con vincoli e risorse aggiuntive.
Prosegue la ricerca su problemi derivanti dalla diffusione del nuovo sistema di telecomunicazioni 5G, in particolare sulla determinazione di modelli di pricing in un contesto in cui l’Owner dell’infrastruttura ne conceda l’uso parziale ad uno o più Renter.
L’attività di ricerca di Marta Flamini si sviluppa anche nel S.S.D. MAT/09, Ricerca Operativa. Vengono studiati problemi di ottimizzazione combinatoria che trovano applicazione pratica in ambiente manifatturiero o dei servizi di trasporto. Vengono studiati modelli e progettati algoritmi per la soluzione di problemi di routing e scheduling per lo sviluppo di sistemi di supporto alle decisioni per la gestione del traffico aereo a terra, del traffico ferroviario, dell’instradamento di veicoli su reti urbane. Gli stessi problemi vengono anche valutati dal punto di vista economico ed ambientale.
Tra i problemi di traffico aereo studiati recentemente compaiono i problemi legati al verificarsi di congestioni in aria e a terra, le quali necessitano di operazioni di re-routing e di ritardo delle partenze. Tali problemi vengono analizzati sia dal punto di vista del routing (proposta di nuove rotte), sia dal punto di vista economico.
Vengono studiati anche alcuni problemi reali di gestione degli aeroporti, in particolare di dimensionamento dei banchi check-in e delle barriere di controllo, per i quali vengono proposti modelli di simulazione e algoritmi innovativi le cui prestazioni vengono confrontate con i risultati già noti in letteratura. In tema di air service quality, viene ottimizzato il servizio check-in anche in relazione alla percezione che i passeggeri hanno di tale servizio e del livello di servizio realizzato rispetto alle misure standard. In ambito urbano, si studiano problemi di consegna di merci deperibili per i quali viene ottimizzata una funzione obiettivo che tiene conto anche delle componenti ambientale e sociale. Sempre in ambito urbano viene studiato il problema di routing e ricarica delle macchine elettriche in una rete urbana, considerando una funzione obiettivo che tiene presente le condizioni di traffico e ottimizza le preferenze degli utenti. Nell’ambito della gestione del traffic urbano vengono indagate tecniche di ottimizzazione di instradamento e assegnazione di veicoli elettrici alle stazioni di ricarica innuna rete stradale reale con previsioni di traffico basate su dati storici.
S.S.D. ING-INF/01 ELETTRONICA
Prof. Rinaldo Santonico – professore straordinario
Rinaldo Santonico ha svolto e svolge una intensissima attività di ricerca volta allo sviluppo di sistemi di rivelazione di particelle e di applicazioni elettroniche ad altissima velocità per dispositivi di fisica delle alte energie, acceleratori e nel settore delle astroparticelle. Il suo primo esperimento è stato il μ/πad Adone, lo storico collisore elettroni-positroni (e+e–) dei Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN, dove ha partecipato alla scoperta della produzione multiadronica nelle interazioni e+e–. Negli anni seguenti ha lavorato all’esperimento E247 del Fermilab a Chicago, negli Stati Uniti, e all’esperimento WA92 del CERN a Ginevra, nella ricerca di particelle di breve vita media, successivamente identificate come particelle charmed, e al reattore Lena a Pavia nella ricerca della non conservazione del numero barionico (Nadir). Nel 1981, nell’ambito del gruppo Conversi e in collaborazione con il ricercatore INFN Roberto Cardarelli, ha sviluppato il primo prototipo di RPC. Nel 1982 si è trasferito all’Università di Roma Tor Vergata, dove è stato responsabile del locale Gruppo Collegato all’INFN fino alla creazione della Sezione INFN di Roma Tor Vergata. In questo periodo, ha contribuito all’esperimento ATLAS all’LHC del CERN, dove è stato responsabile della realizzazione di circa 7000m^2 di rivelatore RPC per il trigger di muoni. Ha lavorato anche nell’esperimento ARGO, dove ha contribuito a progettare una nuova tecnica di rivelazione dei raggi cosmici. È stato Direttore del Dipartimento di Fisica dell’Università di Tor Vergata e, al suo ritiro, è stato nominato professore onorario.
L’American Physical Society (APS) ha assegnato il DPF Instrumentation Award 2018 al Prof. Santonico per lo sviluppo delle Resistive Plate Chambers (RPC, rivelatori veloci a singola gas gap) e la loro applicazione in un’ampia varietà di esperimenti da LHC alla fisica dei raggi cosmici. Sin dall’idea iniziale del 1981, Santonico e il suo gruppo hanno continuato a sviluppare e migliorare questa tecnologia per oltre 30 anni. L’ottima risoluzione temporale, la buona risoluzione spaziale, e un costo relativamente basso per unità di area hanno reso i rivelatori RPCs una tecnologia interessante, sia nella fisica delle alte energie per il tracciamento dei muoni, sia in quella astroparticellare per la copertura di ampie aree per il tracciamento delle particelle cariche. Attraverso la definizione di dettagliate procedure per la produzione di grandi quantità di RPCs e il trasferimento di questa tecnologia all’industria, Rinaldo Santonico ha consentito il loro impiego a molti altri gruppi di ricerca in una vasta gamma di applicazioni a livello internazionale, sia nel campo della ricerca che in quello industriale. Il DPF Instrumentation Award viene conferito annualmente per onorare contributi eccezionali agli avanzamenti della strumentazione in fisica delle particelle, attraverso l’invenzione, il perfezionamento o l’applicazione di strumentazione e di rivelatori. Il premio riconosce i risultati raggiunti in una o più delle seguenti aree: concettualizzazione e sviluppo di una strumentazione unica che ha avuto un impatto significativo sul campo; dimostrazione dell’uso innovativo della strumentazione; promozione dell’utilizzo di nuove tecniche e metodi presso altri gruppi di ricerca; pubblicazione di articoli o libri di ricerca che hanno avuto un ruolo influente nell’uso della strumentazione. Di recente il Prof. Santonico ed il Prof. Picozza, insieme all'Università di Padova ed altre Istituzioni, stanno coordinando un progetto per lo sviluppo della tomografia muonica per fare scansioni rapide e ad alta risoluzione di grandi volumi. La tecnologia sarà applicabile ad esempio per l'analisi del contenuto di container nei controlli portuali. Uninettuno partecipa al progetto anche attraverso il Prof. Claudio Fornaro ed il Prof. Livio Conti.
Prof. Cesidio Bianchi – professore straordinario
L’attività di ricerca del prof. Bianchi è incentrata sulla progettazione e realizzazione di numerosi dispositivi, sia analogici che digitali per applicazioni in ambito geofisico, elettromagnetico e glaciologico. Si occupa in particolare di fisica della propagazione delle onde elettromagnetiche e dell’analisi dei segnali radioelettrici. Per tali ricerche ha realizzato vari dispositivi elettronici analogici e digitali. Ha lavorato su diversi aspetti teorici relativi alla radio propagazione in tutti gli ambiti di frequenza (dalle ultra low frequency fino alle microonde). Relativamente a quest’ultimo punto, ha condotto ricerche soprattutto sull’interazione delle onde elettromagnetiche con i mezzi ionizzati e con i ghiacciai, ideando vari dispositivi radio e radar nelle bande VLF, HF e VHF. Ha ottenuto due brevetti sui sistemi radar HF e VHF. Ha partecipato ai progetti di radar trans-orizzonte nell’ambito del Programma Nazionale Ricerche Militari e più in generale allo studio di apparati radar di potenza sfruttando la riflessione ionosferica delle onde elettromagnetiche di frequenze HF ed allo sviluppo di progetti di reti di comunicazione HF in ambito EU. Ha ruolo di coordinatore nel progetto Strategic Initiatives for the Environment and Security S.I.E.S. (una collaborazione tra INGV e Istituto Nazionale di Alta Matematica INdAM), nei seguenti temi: studio dell'evoluzione di un bio-reattore; caratterizzazione delle sorgenti elettromagnetiche interne alla Terra, studio del ray tracing di onde elettromagnetiche in ambiente ionizzato. Come Associato di ricerca INGV e consulente di SpacEarth Technology.srl partecipa al progetto EDI-SECUR per uno sviluppo di un tele-sensore di vibrazioni infrasonico.
S.S.D. ING-INF/03 TELECOMUNICAZIONI
Prof. Antonio Meloni – professore straordinario
Il Prof. Meloni ha condotto per molti anni studi sulle misurazione del campo geomagnetico in diversi ambiti, sviluppando analisi e interpretazioni dati delle variazioni spazio-temporali del campo magnetico terrestre e delle relative attività di Osservatorio magnetico e Reti magnetiche; determinazione e analisi di campi geomagnetici di riferimento planetari e campi normali regionali. E’ esperto del campo magnetico crostale e litosferico, della variazione secolare e delle sue anomalie. Si è altresì concentrato sullo studio dell’induzione elettromagnetica nell’interno della Terra, dei modelli di conducibilità elettrica della Terra, delle relazioni elettromagnetiche Sole-Terra e dei fenomeni magnetosferici e ionosferici. Ha una vasta esperienza di studi e ricerche sul rumore elettromagnetico naturale e sull’influenza del campo geomagnetico e delle sue variazioni spazio temporali sui sistemi tecnologici impiantati dall'uomo. Ha un’approfondita conoscenza del settore delle scienze antartiche frutto di studi e dell’esperienza diretta scaurita dalla partecipazione a 4 spedizioni in Antartide e per la partecipazione ultra ventennale a commissioni di lavoro nazionali e internazionali sulle scienze polari. In particolare esperto di Scienze della Terra ed elettromagnetismo in Antartide. E’ autore o coautore di oltre 120 articoli nella letteratura scientifica internazionale sui temi precedentemente menzionati. Editor di 9 volumi speciali. Autore e Editor di 8 Cartografie magnetiche nazionali e Antartiche. Autore o coautore di 11 testi di divulgazione scientifica a vario livello in lingua italiana. Coautore con Roberto Lanza di un testo in lingua inglese per la casa Springer-Verlag, dal titolo ‘The Earth’s Magnetism’ pubblicato nel 2006.
S.S.D. ING-INF/04 AUTOMATICA
Prof. Ottorino Veneri – Primo Ricercatore CNR
Prof.ssa Elisabetta Punta – Ricercatore CNR
L’attività di ricerca presente e futura del Prof. Ottorino Veneri, Primo Ricercatore presso il CNR, riguarda prevalentemente lo studio teorico e sperimentale delle caratteristiche di funzionamento di accumulatori elettrici ad elevata densità energetica e supercondensatori ad elevata densità di potenza di impiego nei sistemi di propulsione. L’attività di ricerca include anche lo studio dei criteri di dimensionamento, la caratterizzazione sperimentale e la gestione ottimizzata di motori e generatori elettrici, azionamenti elettrici e dispositivi di conversione statica dell'energia elettrica utilizzati nei sistemi di propulsione puramente elettrici ed ibridi. Inoltre il Prof. Veneri si occupa anche dello studio, caratterizzazione sperimentale e gestione dei flussi energetici per le stazioni di ricarica di propulsori ibridi di tipo plug-in, valutando le problematiche di interconnessione di tali dispositivi in smart-grid ed alla rete elettrica principale, e l’analisi sperimentale dei rendimenti energetici totali e dei singoli sottosistemi e componenti dei sistemi ibridi di trazione e dei relativi dispositivi di ricarica. Tali tematiche sono sviluppate anche in collaborazione con studenti, dei quali il Prof. Veneri è correlatore di tesi di laurea e responsabile di tirocini formativi.
La Prof.ssa Elisabetta Punta (Laurea, Ingegneria Elettronica, 1993 e Dottorato di Ricerca, Ingegneria Elettronica e Informatica, 1998, Università di Genova) è ricercatrice di ruolo del Consiglio Nazionale delle Ricerche d'Italia (CNR) presso l'Istituto CNR-IEIIT. Nel corso della carriera ha diretto e partecipato a numerosi progetti di ricerca nel settore dell’Automatica (SSD ING-INF/04).
La Prof.ssa Punta è Senior Member IEEE e membro di: IEEE-CSS Technical Committee on Variable Structure and Sliding Mode Control, IPC of the IEEE International VSS Workshop, IPC of the IFAC Workshop on Time Delay Systems, CEB of the IEEE-CSS, IFAC TC 2.5 on Robust Control, SIDRA (Società Italiana Docenti e Ricercatori in Automatica); inoltre è Subject Editor (ACSP) per International Journal of Adaptive Control and Signal Processing, Associate Editor (IMAMCI) per IMA Journal of Mathematical Control and Information, e Associate Editor (TCST) per IEEE Transactions on Control Systems Technology.
La Prof.ssa Punta svolge l’incarico di valutatore tecnico - scientifico delle proposte progettuali presentate nell’ambito dei Bandi MiSE – FCS (Fondo per la Crescita Sostenibile), inoltre in ambito europeo è stata valutatore (Expert Evaluator) di progetti presentati nel programma Marie Curie FP7-PEOPLE-2012-IEF-IIF-IOF,FP7-PEOPLE-2013-IEF-IIF-IOF, H2020-MSCA-IF-2014-ST and H2020-MSCA-IF-2015-ST, Mathematics and Engineering (MATENG) panels, Research Executive Agency (REA), European Commission.
La Prof.ssa Punta è (co-)autrice di oltre 100 lavori pubblicati su riviste internazionali, libri e atti di conferenze internazionali. I suoi interessi di ricerca includono: sistemi a struttura variabile, teoria del controllo Sliding Mode, Sliding Mode Control di ordine superiore, osservatori Sliding Mode, controllo non lineare, osservatori non lineari, sistemi meccanici, sistemi di telecomunicazioni, metodi di controllo e ottimizzazione per il traffico autostradale, sistemi di produzione di energia, sistemi di gestione dell'energia, e sistemi aerospaziali.
La Prof.ssa Punta dal 2018 fa parte del Collegio di Dottorato di Ricerca in Ingegneria dell’Innovazione Tecnologica, Facoltà di Ingegneria, Università Telematica Internazionale UNINETTUNO; dall’anno accademico 2019/2020 è tutor di uno studente di Dottorato di Ricerca in Ingegneria dell’Innovazione Tecnologica, XXXV ciclo; dal 2016 è docente d’area del corso di Teoria dei Sistemi e Controlli Automatici.
Pubblicazioni con affiliazione UniNettuno:
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E. Capello, T. Wada, E. Punta, Y. Fujisaki, “Minimax Optimization of Fatigue Loads in a Wind Farm and Its Realization via Sliding Mode Controller of Wind Turbines (Invited Paper),” the 2nd IEEE Conference on Control Technology and Applications – CCTA 2018, Copenhagen, Denmark, August 21-24, 2018.
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G. Bartolini, A. Estrada, E. Punta, “Multi-Input Nonlinear Systems with Time and State Dependent Uncertain Control Direction,” the 15th IEEE International Workshop on Variable Structure Systems - VSS 2018, Graz, Austria, July 9-11, 2018.
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U. Perez, E. Capello, E. Punta (Speaker), J. Perea, L. Fridman, “Fault Detection and Isolation for a 3-DOF Helicopter with Sliding Mode Strategies,” the 15th IEEE International Workshop on Variable Structure Systems - VSS 2018, Graz, Austria, July 9-11, 2018.
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N. Bloise, E. Capello, H. Park, E. Punta (Speaker), M. Romano, “Artificial Potential Field and Sliding Mode Strategies for Proximity Operations with Obstacle Avoidance,” the 15th IEEE International Workshop on Variable Structure Systems - VSS 2018, Graz, Austria, July 9-11, 2018.
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G. Bartolini, A. Estrada, E. Punta (Speaker), “Finite Time Control of Multi-Input Nonlinear Uncertain Systems,” the 56th IEEE Conference on Decision and Control - CDC 2017, Melbourne, Australia, December 12–15, 2017.
S.S.D. ING-INF/05 SISTEMI DI ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI
Prof. Romeo Beccherelli – primo ricercatore CNR
Prof. Fernando Ferri – primo ricercatore CNR
Prof.ssa Patrizia Grifoni – primo ricercatore CNR
Prof. Fabio Di Pietrantonio – ricercatore CNR
Prof. Giovanni Felici - primo ricercatore CNR
Prof. Luigi Laura – professore associato
Prof. Michele Missikoff – professore straordinario
Prof. Francesco saverio Nucci – professore straordinario
Prof. Fabrizio Davide – professore straordinario
Prof. Claudio Fornaro – ricercatore
Prof. Emanuel Weitschek – professore a contratto
Il Prof.. Romeo Beccherelli attualmente si interessa di tecnologia dei Sensori e dei Microsistemi. Le tematiche su cui svilupperà le sue ricerca saranno i dispositivi fotonici tarabili microlavorati per telecomunicazione e di rilevamento ed i grandi array di sensori per gas, sostanze volatili, umidità e pressione. Ha costruito la sua reputazione internazionale sui display a cristalli liquidi, durante il suo dottorato di ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria Elettronica - Università di Roma "La Sapienza", come assistente di ricerca presso il dipartimento di Ingegneria Scienza - Università degli Studi di Oxford e come Visiting Research Fellow presso il Dipartimento di Elettronica e Informazione Sistemi dell’Università di Ghent (BE) e presso il Dipartimento di Fisica - Divisione di Microelettronica e Nanoscienze - Chalmers University of Technology ", Gothemburg (SE). È coordinatore di un progetti di ricerca bilaterali “grande rilevanza” tra l’Italia e la Grecia (in corso, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri italiano ) volto a indagare e sviluppare fotonica basata sui cristalli, per comunicazioni ottiche a base di silicio e cristalli liquidi. Coordina progetti di ricerca bilaterali "grande rilevanza" e tra Italia e Turchia (in corso, finanziato dal Ministero della Pubblica Istruzione italiano e turco TUBITAK), indagando sui risonatori microfotonici su silicio per le comunicazioni ottiche e sensori. Partecipa come workpackage leader nel progetto finanziato UE: FP6- IST - NoE " VANGELO". È workpackage leader nel progetto finanziato UE: FP7- ICT - STREP " Neurochem", indagini e sviluppo di grandi array di sensori di gas e la loro elettronica. Coordina il progetto finanziato dall’UE FP7-PEOPLE - IEF " ALLOPLASM " per indagare sui dispositivi a plasmoni-polaritoni di superficie.
Il Prof. Fernando Ferri è ricercatore senior del CNR dal 2001. Coordina due progetti europei e un progetto italiano ed è stato responsabile di unità CNR di circa 15 progetti europei ed italiani dal 1996. Le sue principali aree di ricerca presente e futura sono: l’informatica sociale, il social computing, l’interazione uomo-macchina, l’interazione multimodale, le interfacce basate su Sketch, le applicazioni multimediali, la modellazione utente, i knowledge databases, i sistemi informativi geografici, il Risk Management e l’informatica medica.
La Prof.ssa Patrizia Grifoni è attualmente ricercatore presso l’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e Politiche Sociali del Consiglio Nazionale delle Ricerche Italia dal 1990. Le sue principali aree di ricerca presente e futura sono: l’informatica sociale, il social computing, l’interazione uomo-macchina, l’interazione multimodale, le interfacce basate su Sketch, le applicazioni multimediali, la modellazione utente, i knowledge databases, i sistemi informativi geografici, Risk Management, Web 2.0, Internet del futuro, GIS, i social networks.
Il Prof. Claudio Fornaro è attualmente ricercatore (abilitato II fascia) nel settore scientifico disciplinare Ing-Inf/05 (sistemi di elaborazione delle informazioni) presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno. L’attività di ricerca attuale è articolata su diversi settori dell’informatica, dalla sicurezza informatica (sicurezza “tout-court”, infrastrutture a chiave pubblica, intrusion detection, watermarking), ai sistemi operativi e in particolare i sistemi embedded. Include simulazioni, progettazione e sviluppo del software embedded per la gestione di dispositivi di acquisizione dati. In particolare questi ultimi sono finalizzati ai progetti del telescopio JEM-EUSO e del satellite CSES. E’ in corso la realizzazione di diversi esperimenti pathfinder del progetto JEM-EUSO quali: l’installazione su un pallone stratosferico dell’esperimento EUSO-Balloon (lanciato nell’agosto 2014 a Timmins - Canada, ON); l’installazione su un secondo pallone stratosferico di nuova generazione (SPB - Super-Pressure Balloon) lanciato nel marzo 2017 da Wanaka (Nuova Zelanda) in collaborazione con la NASA; l’esperimento EUSO-TA nel deserto dello Utah (USA) presso il Cosmic Ray Center di Delta; l’esperimento Mini-EUSO da installare sulla Stazione Spaziale Internazionale nel 2018; un terzo pallone stratosferico che vede il pathfinder parte di un progetto NASA più vasto (POEMMA). Per il progetto EUSO, Claudio Fornaro ha realizzato il software di acquisizione dati dell’esperimento EUSO-Balloon e SPB, ha inoltre controllato dalla Ground Station presso la Statospheric Ballon Base di Timmins (Canada) il volo di EUSO-Balloon. Egli partecipa allo sviluppo dei sistemi di data handling sia per gli esperimenti su pallone sia per mini-EUSO. Il secondo progetto in cui è coinvolto, questa volta come responsabile del software del sistema embedded di acquisizione dati, è denominato CSES/Limadou. Il progetto prevede la realizzazione di due esperimenti denominati HEPD e EFD da installare sul satellite CSES progettato in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Cinese. Scopo della missione è studiare da satellite i precursori degli eventi sismici rilevabili nelle fasce di Van Allen e nell’alta ionosfera. Continua la collaborazione con il progetto Tecnomuse, in collaborazione con INFN e partner aziendali, per la progettazione e costruzione di un rilevatore di presenza di metalli ad alto peso atomico in container chiusi, sistema atto all’identificazione di contrabbando di materiale radioattivo sfruttando la tomografia muonica; di futura installazione al porto di Civitavecchia. Partecipa al progetto IoTSMEs finalizzato alla disseminazione di competenze relative all’Internet of Things e al progetto Internet of Energy.
Il Prof. Emanuel Weitschek è attualmente professore a contratto nel settore scientifico disciplinare Ing-Inf/05 (sistemi di elaborazione delle informazioni) presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno. Collabora inoltre con l’Istituto di Analisi dei Sistemi ed Informatica “Antonio Ruberti” del Consiglio Nazionale delle Ricerche. I suoi ambiti scientifici principali sono la bioinformatica, l’informatica biomedica ed i big data. In tali ambiti Emanuel Weitschek ha effettuato e coordinato attività di sviluppo software, di estrazione, conversione, gestione, integrazione ed analisi di dati provenienti da grandi data base contenenti dati genomici e clinici. Emanuel Weitschek collabora con molteplici istituti ed enti di ricerca come l’Istituto Superiore di Sanità per l’acquisizione e l’analisi di sequenze genomiche provenienti da virus e batteri, il Centro di Neurolesi “Bonino Pulejo” per l’elaborazione di segnali biomedici (elettroencefalogrammi) di pazienti affetti dall’Alzheimer, la fondazione EBRI (fondata da Rita Levi Montalcino) per l’analisi di dati clinici e genomici di pazienti affetti da malattie neurodegenerative, il Consortium for the Barcode of Life, il centro di ricerca greco Demokritos e l’Università di Helsinki per la classificazione di specie a partire da sequenze genomiche, il Politecnico di Milano per la gestione e l’interrogazione di dati di pazienti affetti da tumore e l’Università di Tunisi per l’analisi di dati di espressioni geniche. Recentemente le ricerche del prof. Emanuel Weitschek si stanno orientando verso l’analisi di algoritmi basati sull’intelligenza artificiale e sul machine learning in ambiti economici e decisionali al fine di valutare la trasparenza e l’equità.
Emanuel Weitschek è autore di oltre 40 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, atti di convegno, capitoli di libro e rapporti tecnici. Ha inoltre presentato i suoi lavori di ricerca presso molteplici convegni internazionali (Europa, America, Asia, Oceania), in cui ha stabilito numerose collaborazioni scientifiche internazionali.
Il Prof. Fabrizio Davide è impegnato nella ricerca inerente la qualità dei servizi delle reti di telecomunicazione. Lo sviluppo generazione dopo generazione di reti mobili ed il conseguente inter-lavoro con le reti fisse full-IP hanno richiesto un lavoro di ricerca continuo sulla qualità dei servizi, vista sotto due distinti punti di vista, quello dell’operatore Mobile Network (MNO) e quello dell’operatore Over-The-Top (OTP), che sta oggi acquisendo un peso crescente.
Per la quarta generazione di reti mobili, Long Term Evolution (LTE), Davide si è focalizzato sulla Qualità dell’Esperienza (QoE) misurata attraverso l’Apdex per un servizio popolare, YouTube, che costituisce anche una esperienza comune a miliardi di persone in tutto il mondo [Davide 2016b], con modelli di analisi per le due diverse classi di gestione di servizio: MNO-managed e OTT-managed. Per i servizi di Voice over LTE (VoLTE) è in corso una ricerca sula stima del QoE in termini di Mean Opinion Score - Listening Quality Subjective (MOS - LQS). Si è utilizzato un panel umano di ascolto per misurare il MOS secondo procedure standard e si sono correlati i risultati di MOS-LQS e con le metriche tecniche QoS, mediante modelli di regressione statistica di tipo Artificial Neural Network (ANN) [Davide 2016a].
Un altro ambito di ricerca è quello del Social Gaming e Digital Social Innovation. Questo filone di ricerca è dedicato allo studio ed alla sperimentazione di sistemi di rilevazione e comunicazione dell’informazione di tipo sociale generata all’interno di community. Si basa sostanzialmente su un approccio di Data Science e su tecniche di Machine Learning. In particolare il settore “social gaming”, che riguarda i giochi cooperativi online, è particolarmente interessante perché presenta una larga disponibilità di dati per l’analisi e una forte base teorica, costituita da teoria dei grafi sociali e teoria matematica dei giochi. I lavori [Davide 2014] [Davide 2013] documentano e sviluppano alcuni dei risultati del progetto Pasion, un Integrated Project, di cui Davide è stato Principal Investigator nel periodo 2006-2010, finanziato dalla Commissione Europea nel programma IST FET – Presence II, con 14 partner da 6 paesi europei ed un budget di oltre 6M€. Pasion si è posto all’avanguardia della ricerca europea sui servizi internet disegnati per aumentare la “presenza” sociale in rete degli utenti (dal collaborative work al social gaming), in modo da sfruttare l’effetto emergente di “rete” per creare auto-organizzazione nei gruppi ed ottimizzare l’uso dell’infrastruttura di rete. Davide sta contribuendo alla ricerca in ambito Digital Social Innovation con il progetto Europeo CROSS (CIP 325141 – 2012), di cui è il Principal Investigator. CROSS sta sperimentando una piattaforma di cripto-valuta sociale, in utilizzo negli ecosistemi dell’economia non monetaria presso le municipalità di Torino, Roma, Manchester e Sevilla. L’economia non monetaria in analisi è quella dei servizi sociali, cioè servizi alle persone di interesse generale, coprodotti da amministrazioni pubbliche e da volontari.
Il Prof. Luigi Laura è attualmente professore associato nel settore scientifico disciplinare Ing-Inf/05 (sistemi di elaborazione delle informazioni) presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno. La sua attività di ricerca attuale è articolata principalmente su tematiche di Intelligenza Artificiale, in particolare sull'utilizzo di Artificial Neural Network per diversi contesti applicativi tra cui Recommender System anche a fini didattici, e il progetto di algoritmi efficienti per grafi, principalmente per problemi strutturali.
Partecipazione a progetti di ricerca di Ateneo:
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ActivAge: Supporting ageing adults to stay active – progetto n. 2020-1-IT02-KA204-080018, finanziato dal Programma Erasmus+ KA2 Partenariati Strategici per l’Innovazione – Settore Educazione degli adulti, con durata dal 01/09/2020 al 31/09/2022 (salvo estensioni concordate con l’Agenzia Nazionale INDIRE).
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REBUILD – ICT enabled integration facilitator and life rebuilding guidance – n. 822215, finanziato dal Programma Horizon 2020 - Call: DT-MIGRATION-06-2018-2019, con durata dal 01/01/2019 al 31/12/2021.
S.S.D. MAT/05 ANALISI MATEMATICA
Prof. Luciano Modica – professore straordinario
Prof. Domenico Finco – ricercatore
L’attività di ricerca del Prof. Domenico Finco si articola prevalentemente lungo due filoni di ricerca a cavallo tra i settori MAT05, in cui è inquadrato come ricercatore a tempo indeterminato, e MAT07, in cui ha ottenuto l’abilitazione come professore di seconda fascia. Il primo filone riguarda lo studio delle proprietà dell’equazione di Schroedinger non lineare, come paradigma di equazione dispersiva, su strutture ramificate od in presenza di difetti puntuali e si inquadra nell’ambito delle equazioni a derivate parziali non lineari e delle problematiche connesse come ad esempio lo studio di soluzioni stazionarie e della loro stabilità mediante metodi variazionali e topologici su cui sono stati ottenuti diversi risultati. Nel futuro verrà affrontato in maniera approfondita come la topologia non banale influenzi le proprietà degli stati stazionari. Alcuni risultati preliminari mostrano una straordinaria ed inaspettata ricchezza di comportamenti. Gli stati stazionari, in cui appaiono le funzioni di Jacobi e che possono essere costruiti esplicitamente, esibiscono diversi tipi di biforcazioni, da autovalori immersi nel continuo, dal fondo dello spettro, biforcazioni secondarie da risonanze del linearizzato, da autovalori isolati che non si riscontrano in altri modelli e per cui non esiste una teoria generale che copra questi casi. La partecipazione al progetto FIRB 2012 "Dinamiche dispersive: analisi di Fourier e metodi variazionali" si inquadra in questo ambito. Il secondo filone riguarda l’applicazione di tecniche mutuate dall’analisi funzionale per la costruzione rigorosa di Hamiltoniane a molti corpi con interazione a portata zero comunemente usate in fisica per la descrizione di gas ultrafreddi nel limite unitario. Tale filone si inquadra nell’ambito della Meccanica Quantistica e dello studio di proprietà di stabilità. La partecipazione al progetto PRIN 2012 "Problemi Matematici delle Teorie Cinetiche e Applicazioni" si inquadra in questo ambito. Per il futuro si intende studiare l’esistenza di estensioni auto aggiunte di tipo non STM ed estendere a N fermioni i risultati di stabilità sino a qui ottenuti. Ulteriori filoni di ricerca riguardano la costruzione di modelli rigorosi per lo studio della decoerenza e la giustificazione di modelli con difetti non lineari come modelli efficaci a partire da modelli non lineari riscalati nell’ambito delle collaborazioni attualmente in corso con A. Teta, D. Noja, C. Cacciapuoti. È in atto l’attività di disseminazione dei risultati di ricerca ottenuti in diverse conferenze, sia nazionali che internazionali; in tal senso è stato organizzatore di una conferenza nazionale.
S.S.D. MAT/06 PROBABILITA’ E STATISTICA
Prof. Raffaele Persico – ricercatore CNR
L’attività di Ricerca di Raffaele Persico si è sviluppata nell’ambito del “Nondestructive Testing” (NDT) e nell’ambito dei sistemi “Ground Penetrating Radar” (GPR), con particolare riferimento a problemi riguardanti la ricostruzione di oggetti sepolti da dati GPR. In particolare, Raffaele Persico ha investigato algoritmi di diffusione inversa lineare e non lineare, nell’ambito dei quali ha studiato in particolare le relazioni possibili e intercorrenti fra la qualità della ricostruzione ottenibile, la sua robustezza contro le incertezze parametriche e l’onere richiesto in termini di tempo di misura, tempo di elaborazione e risorse computazionali necessarie. Questo è stato fatto in particolare con riferimento alla configurazione di misura, all’altezza della linea di misura, alle caratteristiche radiative delle antenne, alla possibile stratificazione dello scenario di riferimento, alla scelta del passo spaziale e del passo in frequenza e alle possibili proprietà magnetiche del mezzo di propagazione e degli oggetti in esso immersi, e tenendo conto (mediante opportune analisi degli errori) degli errori di modello e delle incertezze parametriche che entrano in gioco. Si sono poi effettuati studi riguardo al riguardo al problema dei minimi locali nell’ambito di un approccio non lineare e tenendo in conto gli errori di modello e le incertezze parametriche coinvolte.
Le analisi condotte e le tecniche di inversione sono state testate sia su dati sintetici (facendo uso sia di codici di elaborazione commerciali che di codici implementati o modificati appositamente, scritti in ambiente MATLAB) che su dati reali raccolti in Italia e all’estero, sia su test sites che sul campo, con particolare riferimento a siti di interesse archeologico e culturale in genere.
Sono poi state effettuate attività di ricerca relative all’hardware dei sistemi GPR, ed in particolare Raffaele Persico ha ideato e brevettato insieme ai colleghi Masini e Soldovieri il sistemi georadar stepped frequency riconfigurabile, di cui ha curato la realizzazione di un prototipo tutt’oggi in dotazione all’IBAM-CNR. In relazione a questo prototipo, è stato poi successivamente messo a punto e testato sul campo un algoritmo per la programmazione della durata dei tempi di integrazione delle armoniche componenti il segnale, che sulla base della misura di parametri statistici sul campo calibra questi tempi in modo da mitigare l’effetto di possibili interferenze a radio frequenza.
Più recenti attività sono state focalizzate su applicazioni GPR per l’investigazione di manufatti di interesse culturale. In particolare, è in corso un’attività riguardante un hardware specifico per l’ispezione di colonne e pilastri, sulle quali è stata presentata domanda di brevetto italiano ed è stato realizzato un prototipo.
Inoltre, sono state effettuate attività di inserimento dei risultati di prospezioni georadar all’interno di ricostruzioni virtuali 3D dei siti archeologici e degli edifici storici, che in tal modo possono essere oggetto di “scavi virtuali”.
Infine, è stata condotta un’attività di ricerca sulla misura delle caratteristiche elettromagnetiche del suolo o del mezzo ospite in generale, esaminando e individuando strategie per la mitigazione dei principali limiti associati al classico metodo delle iperboli di diffrazione. In questo ambito, sono attualmente allo studio anche eventuali possibilità legate all’uso di sonde per la “ time domain reflectometry” (TDR).
S.S.D. MAT/07 FISICA MATEMATICA
Prof. Giuseppe Pontrelli – primo ricercatore CNR
L’attività di ricerca del professor Pontrelli riguarda i modelli matematici per il rilascio di farmaco che hanno un ruolo importante nella moderna ricerca biomedica e sono ampiamente utilizzati in farmacologia, in quanto forniscono un potente strumento predittivo per una fondamentale comprensione dei processi di trasporto del principio attivo. In questo progetto si sviluppano modelli matematici che descrivono la cinetica di una molecola dal dispositivo all'organo bersaglio, schematizzati come due mezzi accoppiati di diverse proprietà e dimensioni. Oltre all'effetto dominante della diffusione, si considerano anche processi di cambiamento di fase, quali la dissoluzione del farmaco nel polimero e reazioni chimiche nonlineari come la fissazione del farmaco libero ai recettori cellulari. Inoltre il professor Pontrelli si occupa di molti fenomeni naturali, dalla biologia alla geofisica, dall'idraulica all'ingegneria chimica che sono descritti da modelli differenziali di convezione-diffusione-reazione, anche a diverse scale. In particolare, questo ambito vi sono applicazioni in ambito biomedico, quali il trasferimento di massa, i fenomeni di diffusione e il metabolismo di un farmaco in un tessuto biologico che sono modellati da un sistema di equazioni differenziali alle derivate parziali e risolti con una tecnica semi- analitica. Concetti teorici, modelli matematici e metodi computazionali sono strumenti d'ausilio alla progettazione sperimentale, poiché forniscono preziose informazioni utili per il supporto e la progettazione di sistemi avanzati di rilascio di farmaci. È riconosciuto che le caratteristiche microstrutturali e un'accurata progettazione del dispositivo migliorano le prestazioni e l'efficacia terapeutica. Tale studio , attraverso simulazioni numeriche, si propone l'obiettivo di suggerire raccomandazioni progettuali per ottimizzare e raggiungere il risultato desiderato.
S.S.D. MAT/08 ANALISI NUMERICA
Prof. Clemente Cesarano – Professore associato
Prof.ssa Maria Rosaria Capobianco – Ricercatore CNR
Prof. Maria Francesca Carfora – Ricercatore CNR
Prof. Giuseppe Pontrelli - Primo Ricercatore CNR
Prof. Paolo Emilio Ricci - Docente a contratto già Ordinario Università degli Studi La Sapienza
Prof. Renato Spigler- Docente a contratto già Ordinario Università degli Studi ROMA TRE
L’attività di ricerca del Prof. Clemente Cesarano si basa da un lato nello studio delle tematiche proprie del settore scientifico disciplinare MAT/08 - Analisi Numerica e si sviluppa sia nel settore affine MAT/05 - Analisi matematica, grazie anche alla collaborazione con il professor Spigler dell’Università di Roma Tre oltre che con i ricercatori dell’Istituto delle Applicazioni del Calcolo del CNR, istituto presso cui il Prof. Cesarano è stato ricercatore associato dall’ottobre 2013 all’ottobre 2015, che nell’ambito scientifico dell’Ingegneria Industriale in collaborazione con il professor Veneri e il professor Capaldi dello STEMS del CNR di Napoli. Gli interessi di ricerca che ha perseguito in Analisi Numerica, da molti anni, investono prevalentemente il campo delle funzioni speciali e dei polinomi ortogonali, con particolare riguardo alle relative applicazioni per le soluzioni delle equazioni differenziali sia ordinarie che alle derivate parziali. In particolare, i risultati ottenuti recentemente sulle tecniche operatoriali dei Polinomi Ortogonali, quali i Polinomi di Chebyshev e i Polinomi di Hermite, hanno consentito di perseguire in questi anni, sia un’ulteriore investigazione sulle proprietà individuate che uno studio multi-settoriale per le diverse applicazioni che tali tecniche consentono di ottenere. Su tali premesse, il Prof. Cesarano ha svolto una collaborazione con il Dipartimento di Scienze Applicate dell’Università La Sapienza di Roma nel 2014; collaborazione che verteva prevalentemente sugli aspetti analitico-algebrici dei suddetti Polinomi di Hermite al fine di ricercare ulteriori connessioni tra la loro preminente caratteristica algebrico-geometrica e le numerose analisi spettrali che essi consentono nei settori dell’analisi matematica e dell’analisi numerica. Un’ulteriore attività di ricerca che viene sviluppata riguarda lo sviluppo del calcolo frazionario. Tematica precedentemente affrontata dal Prof. Cesarano e che è adesso svolta in collaborazione con il Prof. Vazquez dell’Università Complutense di Madrid e con il Prof. Jimenez dell’Università Politecnica di Madrid, grazie ad un accordo di ricerca. I metodi numerici, intesi come applicazioni sia delle Funzioni Speciali (in particolare delle Funzioni di tipo Bessel) che della ampia famiglia dei Polinomi Ortogonali, sono in questi recenti anni, oggetto di ulteriore studio con la collaborazione dei ricercatori dell’Istituto delle Applicazioni del Calcolo del CNR. Inoltre, la recente collaborazione con lo STEMS del CNR, nelle persone del Prof. Veneri e del prof. Capaldi, si articola sulle applicazioni del calcolo numerico per lo sviluppo del progetto PLACIS (Plateforme Collaborative d’Ingénierie Systèmes); in particolare per la realizzazione di diagrammi di flusso al fine di comprendere in che modo opera il sistema studiato (aspetto Functional) e sulla determinazione di modelli analitici per simulare ed analizzare il comportamento reale del sistema (aspetto Logical). Il professor Cesarano fa parte del gruppo di ricerca sul progetto IGNITOR guidato dal professor Bruno Coppi del MIT di Boston, in particolare nel gruppo di matematica teorica e applicata per lo studio e la modellazione delle equazioni della fisica-matematica nella fisica dei plasmi.
L’attività di ricerca della professoressa Carfora verte principalmente nei campi della simulazione numerica di modelli di popolazioni descritti da sistemi di equazioni differenziali non lineari, functional clustering di serie storiche di immagini telerilevate, analisi e modellizzazione di dati ad alta dimensionalità, tempi di primo passaggio per processi di diffusione gaussiani: aspetti computazionali e di simulazione, modellizzazione e simulazione di piccole reti di neuroni e modelli di mortalità.
L'attività di ricerca del Prof. Paolo E. Ricci, dal 2105, ha riguardato i seguenti argomenti:
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Funzioni speciali e, in particolare, funzioni pseudo-Chebyshev di indice semi-intero (anche in collaborazione con P. Brandi, C. Cesarano, P. Natalini, S. Pinelas). Si è studiato un sistema di funzioni che estendono al caso dell'indice frazionario i polinomi di Chebyshev di 1^, 2^, 3^ e 4^ specie. Si è mostrato che, nel caso dell'indice semi-intero le corrispondenti funzioni sono ortogonali nello stesso intevallo e con gli stessi pesi dei corrispondenti polinomi classici.>
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Esponenziali di matrici e sistemi dinamici lineari (in collborazione con P. Natalini). Vengono ritrovati i principali risultati sui sistemi dinamici lineari, sia nel caso del tempo discreto che in quello del tempo continuo, facendo uso di precedenti risultati sugli esponenziali delle matrici.
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Polinomi di Bell e teoria dei numeri (con P. Natalini). Sono stati considerati polinomi di Bell di ordine superiore e messe in luce loro connessioni con speciali successioni della teoria dei numeri.
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Costruzione di equazioni differenziali di polinomi speciali (anche in collaborazione con G. Bretti, P. Natalini e S. Pinelas). Sono state costruite le equazioni differenziali soddisfatte da diversi insiemi di polinomi appartenenti alla classe di Sheffer (e, in particolare, di Appell), mostrando che a ciascun polinomio dell'insieme considerato resta associato un operatore differenziale di ordine finito, mentre l'equazione differenziale generale ha ordine infinito. In particolare si sono presi in considerazione I polinomi di Mittag-Leffler e nuove classi di polinomi di Sheffer detti “aggiunti” a quelli classici.
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Modellizzazione matematica di forme e oggetti naturali (anche in collaborazione con J. Gielis, P. Natalini et al.). Si sono studiate equazioni che modellizzano forme naturali e si anche estesa la cosiddetta “superformula” di Gielis.
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Calcolo di autovalori di equazioni integrali con misure di Stieltjes (con P. Natalini, D. Caratelli e R. Patrizi). Si sono approssimati gli autovalori di equazioni integrali “caricate”, che estendono al caso 2D e 3D il problema del calcolo degli autovalori di una corda vibrante dotata di masse concentrate. Nel caso 2D le masse possono essere concentrate anche lungo linee e nel caso 3D anche su superfici contenute nel corpo considerato.
S.S.D. IUS/04 DIRITTO COMMERCIALE
Prof. Vincenzo Ussani d’Escobar – professore straordinario
Il prof. Vincenzo Ussani d’Escobar svolge studi ricerche e attività di insegnamento in materia di crisi e risanamento di impresa ed in particolare per quanto attiene i profili di sviluppo e ristrutturazione d’impresa nell’alveo di corsi di laurea di economia, diritto ed ingegneria.
S.S.D. IUS/10 DIRITTO AMMINISTRATIVO
Prof. Fabio Giuseppe Angelini – professore straordinario
L’attività di ricerca del prof. Fabio Giuseppe Angelini si sviluppa a partire dai profili teorico-giuridici concernenti la relazione tra diritto, potere e razionalità, articolandosi nelle seguenti linee di ricerca:
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funzione economica del diritto pubblico secondo la prospettiva della public choice e della constitutional political economy;
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processi decisionali pubblici, interessi partecipativi e dinamiche giuridico-argomentative nella relazione tra ordinamento interno e sovranazionale;
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relazione tra diritti fondamentali e finanza pubblica nella prospettiva della sovranità popolare.
Le suddette linee di ricerca sono affrontate alla luce dei problemi posti dall’intervento pubblico nel contesto giuridico-istituzionale eurounitario, con particolare riferimento alle dinamiche che intercorrono tra ordine giuridico-economico e ordine giuridico-politico e alle regole dei processi decisionali pubblici; alla relazione tra diritti fondamentali ed efficienza economica; e ai procedimenti che sono alla base dell’adozione dei provvedimenti amministrativi, degli atti di regolazione dei mercati e delle scelte concernenti l’organizzazione dei servizi pubblici.
S.S.D. CHIM/12 CHIMICA DELL’AMBIENTE E DEI BENI CULTURALI
Prof. Luigi Campanella
L’attività di ricerca del prof. Campanella nel campo dei Beni Culturali è stata indirizzata verso le diverse fasi che il tema richiede.Per quella della conoscenza sono state applicate le tecniche analitiche,anche le più sofisticate,tenendo conto nella loro applicazione della necessità di basso impatto di invasività e di minima distruzione del campione imposta dalla materia oggetto di studio.Per quanto riguarda il restauro le ricerche svolte possono essere conglobate in un tema,quello del restauro sostenibile,con le conseguenti richieste di innovazione di processo e di prodotto;per la conservazione e stabilizzazione le ricerche sono state articolate in funzione dei diversi materiali dei BB.CC.considerati in relazione alle differenze di trattamento da ciascuno richieste (lapidei,metallici,cellulosici,vetrosi,plastici);per la protezione e conservazione le ricerche hanno prodotto risultati di interesse nel campo degli agenti protettivi per la loro azione antiossidante ed antimicrobica.