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Dottorando Marino Onofrio

Marino Onofrio

Titolo di Laurea

  • Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica

Università presso cui è stato conseguito il titolo

  • Università Telematica Uninettuno

Curriculum formativo

Marino Onofrio è un ingegnere informatico specializzato nello sviluppo software in ambito spaziale. Ha una consolidata esperienza nella progettazione, sviluppo e implementazione di soluzioni software con abilità nel lavorare in team multidisciplinari su progetti complessi. Grazie alla sua passione per l'innovazione tecnologica e la ricerca, ha conseguito il titolo di ingegnere informatico presso l'Università Telematica Internazionale Uninettuno di Roma specializzandosi in Programmazione avanzata e Cyber security nel 2019 e ha proseguito il suo percorso formativo con il Dottorato di ricerca in Innovazione Tecnologica presso la stessa Università sul progetto di ricerca: Big-data analysis of Earth-Observation satellites: HEPD/CSES particles and ICE/DEMETER whistlers con gli illustri professori P.Picozza e L.Conti.

Marino ha un'ottima conoscenza di molte tecnologie software (tra cui linguaggi di programmazione Python, Java, Typescript ecc.), sistemi operativi e database relazionali e non.

Informazioni generali sul corso di dottorato di afferenza

Ciclo del corso: Ciclo XXXV
Nome del corso: DIGITAL TECHNOLOGIES FOR INDUSTRY 4.0
Iscritto al: 3° anno
Periodi trascorsi consecutivamente presso istituti di ricerca esteri: ≤ 3 mesi o nessuno
Eventuale finanziamento da enti esterni: No
Ente estero finanziatore: N.A.

Insegnamenti obbligatori scelti:

  • Internet of Energy - 6 CFU
  • Scrittura scientifica - 6 CFU
  • Equazioni differenziali ordinarie - 6 CFU
  • Introduzione ai Big Data - 6 CFU
  • Piattaforme per i Big Data - 6 CFU
Totale CFU: 30

Insegnamenti a libera scelta:

N.A.

Totale CFU: 0

Obiettivi del progetto di ricerca intrapreso

Esiste una correlazione tra le perturbazioni di particelle osservate da satelliti a bassa orbita e gli eventi sismici terrestri?

  • Studiare la possibile esistenza di una correlazione temporale e spaziale tra la rilevazione di particle busts di elettroni (PB) che precipitano dalla fascia interna di Van Allen e dall'occorrenza di terremoti medi e forti (EQ)
  • Studiare la distribuzione temporale e spaziale dei whistlers che possono causare naturalmente la precipitazione delle particelle intrappolate indipendentemente da qualsiasi sorgente sismica

Linee di ricerca esplorate

FISICA_DELLE_PARTICELLE; ANALISI_BIG_DATA; SPAZIO

Metodologie utilizzate

CLOUD_COMPUTING; POISSON_DISTRIBUTIONS; STATISTICAL_DATA_ANALYSIS; PYTHON; C++; CERN_ROOT; JUPYTER

Descrizione dei risultati del progetto conseguiti allo stato attuale

Analisi delle particelle HEPD rispetto ai terremoti:

  • La correlazione tra la precipitazione anomala di elettroni ad alta energia e la il verificarsi di forti terremoti nel periodo analizzato (2018-2022) è inferiore alla statistica significato. Otteniamo un picco non stabile a circa 27 h prima dei terremoti con 3 sigma fuori dalla media. Questo risultato non è in accordo con i risultati di SAMPEX/PET studio di (Sgrigna, Carota, et al., 2005) che hanno trovato una correlazione circa 4-5 ore prima i terremoti con una significatività di circa 4 / 5 sigma fuori dalla media. Questa discrepanza potrebbe essere dovuto a diversi motivi come:
    • L'analisi che abbiamo svolto ora nella tesi è più dettagliata e avrebbe potuto segnala alcune difficoltà sulla precedente indagine
    • I rilevatori HEPD e SAMPEX/PET sono significativamente diversi sotto molti aspetti, come ad esempio come discriminazione delle particelle, tempo, energia, risoluzioni angolari e intervalli
    • Nell'analisi SAMPEX/PET, (Sgrigna, Carota, et al., 2005) hanno studiato 10 anni di osservazioni rispetto ai meno di 4 anni di dati disponibili e analizzati per HEPD in questa tesi lavoro

Analisi dei Whistlers DEMETER:

  • È stata presentata la prima mappa mondiale dei whistlers rilevati dal satellite DEMETER stato costruito
  • Abbiamo studiato la distribuzione spaziale e temporale dei whistlers

Possiamo concludere sui Whistlers che:

  • Dal satellite, i fischi sono rilevati principalmente nelle ore notturne
  • Durante il minimo di attività solare, i segnali fischianti sono più frequenti, mentre durante il solare massimo, sono meno frequenti
  • Inoltre, i segnali dei whistler sono influenzati dalla periodicità stagionale. In particolare breve whistlers è legato alla stagione dell'emisfero originario
  • Le frequenze rispetto al tempo dei fischi brevi nell'emisfero opposto sono in controfase a causa di le stagioni opposte nei due emisferi
  • Infine le condizioni geomagnetiche, che possono causare variazioni nella ionosfera e nella propagazione dei segnali radio, influisce sulla frequenza dei fischi

Al momento quindi, i risultati ottenuti sono più che preliminari e non conclusivi, ma danno indicazioni per a approfondimenti sull'argomento al fine di comprendere i meccanismi fisici coinvolti fenomeni preseismici con particolare attenzione alle interazioni onda-particella (LAIC).

Seminari (seguiti o tenuti per almeno 4 CFU)

Da relatore: N.A.
Da uditore: N.A.

Attività di ricerca (fino a 38 CFU)

Prodotti di ricerca

Lista delle pubblicazioni su rivista
N.A.
Lista di pubblicazioni in libri e cataloghi
N.A.
Lista di pubblicazioni in atti di convegno
N.A.
Lista dei brevetti registrati
N.A.
Totale dei prodotti di ricerca:
0

Tesi di dottorato

Tesi di dottorato
Big-data analysis of Earth-Observation satellites: HEPD/CSES particles and ICE/DEMETER whistlers
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