Londra, 25 febbraio 2015 – Mentre in Italia si discute di riforma della scuola, l''Università Telematica Italiana Uninettuno conquista la City. Si è tenuta oggi infatti, a Londra alla presenza di Sua Altezza Reale il Principe Michael di Kent, l’inaugurazione del nuovo Campus della London School of Business and Finance (LSBF), situato nel cuore della finanza londinese.
La struttura ospiterà al primo piano il nuovo Polo Tecnologico di Uninettuno, un ambiente dove poter svolgere esami, incontrare i tutor, seguire corsi e master nei settori della finanza, del marketing e degli investimenti realizzati in collaborazione con la LSBF. A disposizione degli oltre mille studenti iscritti e residenti nel Regno Unito, uno spazio dotato di tutte le attrezzature, dai computer ai sistemi di videoconferenza, con i quali saranno possibili seguire video lezioni anche in live streaming e sessioni di approfondimento con i professori.
“La nascita del nostro polo tecnologico nella City, conferma che la strada che abbiamo intrapreso molto tempo fa è quella giusta e che si può riassumere con la frase « La tua università ovunque tu sia, senza più limiti di spazio e tempo» ” dichiara il Rettore Maria Amato Garito. “Sta iniziando una nuova era per l’Università. Sta cambiando, si sta evolvendo anche secondo quelle che sono le attuali necessità: delocalizzazione, nuove opportunità e servizi per gli studenti da tutto il mondo”.
La London School of Business and Finance, una delle poche istituzioni al mondo premiate con il Queen’s Awards for Enterprise, è da sempre impegnata a formare le nuove generazioni di imprenditori e manager e condivide con Uninettuno gli stessi obiettivi: offrire programmi di studio in grado di sviluppare competenze e conoscenze teoriche e pratiche, con un approccio nuovo, moderno e orientato al mondo del lavoro. La centralità del Campus nel cuore della City, sicuramente permetterà agli studenti di fare un’esperienza unica e di prepararsi al meglio per le sfide del mercato globale.
“La struttura reticolare di Uninettuno, con una sede internazionale a Roma , 32 poli tecnologici e 9 centri di produzione dislocati sul territorio nazionale ed internazionale, collegati tra di loro telematicamente e studenti che provengono da 128 paesi del mondo – aggiunge la prof.ssa Garito - “Fa sì che anche il modello didattico a distanza sia apprezzato in tutto il mondo. Lo dimostrano le diverse attività di partnership e collaborazioni con le più importanti università internazionali”.