Il 25 novembre si celebra la “Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne”. L’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO, da sempre sensibile verso gli argomenti che favoriscono l’integrazione e contro le discriminazioni, ha deciso di partecipare attivamente alla campagna illuminando, per tutto il weekend, la propria sede centrale di Roma con le luci rosse, colore simbolo della manifestazione.
Tale ricorrenza è stata istituzionalizzata il 17 dicembre 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con la risoluzione numero 54/134, in cui questa violenza viene definita «una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti che, ad oggi, non viene denunciata, a causa dell’impunità, del silenzio, della stigmatizzazione e della vergogna che la caratterizzano».
Perché proprio il 25 novembre? È stato scelto questo giorno in memoria delle sorelle Mirabal (Patria, Minerva e Maria Teresa), brutalmente torturate e uccise il 25/11 del 1960 a Santo Domingo per ordine del dittatore Rafael Leónidas Trujillo. Le tre donne si stavano recando in carcere per far visita ai loro mariti, detenuti perché oppositori del regime. In memoria delle tre sorelle il 25 novembre del 1981 ci fu il primo Incontro Internazionale Femminista delle donne latinoamericane e caraibiche a Bogotà e da quel momento questa data è stata riconosciuta per ricordare e denunciare il maltrattamento fisico e psicologico sulle donne.
Nel 2022 in Italia ci sono stati purtroppo 104 femminicidi. I nomi delle vittime sono stati proiettati, insieme alla luce rossa, sulla facciata esterna della sede della Camera dei Deputati a Montecitorio. «Esercitare violenza contro una donna o sfruttarla non è un semplice reato, è un crimine che distrugge l'armonia, la poesia e la bellezza che Dio ha voluto dare al mondo», si legge in un tweet di Papa Francesco. Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha scritto un comunicato in occasione della ricorrenza: «La violenza contro le donne è una aperta violazione dei diritti umani, purtroppo diffusa senza distinzioni geografiche, generazionali, sociali. Negli ultimi decenni sono stati compiuti sforzi significativi per riconoscerla, eliminarla e prevenirla in tutte le sue forme. Tuttavia, per troppe donne, il diritto ad una vita libera dalla violenza non è ancora una realtà».
Per tutto il weekend, dunque, il palazzo della sede centrale dell’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO resterà illuminato di rosso per esprimere la propria solidarietà verso un tema purtroppo ancora oggi troppo attuale.
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