È stata proiettata alla 17/a edizione della “Festa del Cinema di Roma” la versione restaurata del film “La porta del cielo”, regia di Vittorio De Sica e sceneggiatura di Cesare Zavattini, uscito nelle sale per la prima volta il 22 dicembre 1944, alla cui produzione partecipò anche la Santa Sede. Il progetto di restauro, che ha raccolto grandi consensi - in particolare dal presidente dell’evento, Gian Luca Farinelli - è stato curato dal Centro di ricerca CAST (Catholicism and Audiovisual Studies) dell’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO, che dal 2020 ad oggi ha lavorato a diversi progetti in collaborazione con importanti partner come Istituto Storico Luce Cinecittà, Società San Paolo e Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù”.
Il film originale, pur non essendo riconosciuto come il lavoro più celebre del duo De Sica-Zavattini, aprì le porte ad un viaggio fondamentale nella cinematografia italiana e mondiale, quelle del Neorealismo. Già nel 1966 ci fu un tentativo di restauro de “La porta nel cielo”, presentato al Festival del cinema di Venezia ma, perduti i negativi originali, i materiali sopravvissuti si presentavano in pessime condizioni con un audio incomprensibile e immagini di bassa qualità. Il Centro di ricerca dell’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO, invece, con lo scrupoloso lavoro di monsignor Dario Edoardo Viganò e Gianluca della Maggiore, rispettivamente presidente e direttore di CAST, dal 2021 ha dato vita a un’impeccabile operazione tecnica e culturale culminata non solo con la proiezione del film durante la prestigiosa kermesse romana, ma anche con la realizzazione del documentario “Argento puro”, per la regia di Matteo Ceccarelli, una produzione di Officina della Comunicazione attraverso la quale si ripercorre la storia del film e si racconta nei dettagli l’operazione di restauro. Nella pellicola si alternano studiosi di storia del cinema, archivisti, gli stessi restauratori e la testimonianza di Christian De Sica, che racconta cosa si narrava del film in famiglia.
Il progetto è stato reso possibile grazie anche alla collaborazione di Associazione Officina Cultura e Territorio e della società di produzione Officina della Comunicazione, primi partner per lo sviluppo del progetto. Il CAST ha dunque svolto un’azione di promozione e coordinamento operativo riunendo intorno a un tavolo i soggetti interessati: la Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia, in possesso dei materiali filmici, la Presidenza nazionale dell’Azione cattolica italiana, detentrice dei diritti di sfruttamento del film, l’Isacem (Istituto per la Storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI), per il supporto scientifico. Si è svolta dunque un’azione di fundraising che ha coinvolto nel progetto gli sponsor AVL, AVL Cultural Foundation, Fabio Varlese e Paolo Golini. Nell’aprile 2022 è stato infine sottoscritto un accordo per il restauro tra la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, Presidenza Nazionale dell’Azione Cattolica italiana e Associazione Officina Cultura e Territorio.
Il film è stato trasmesso domenica 16 ottobre, e in replica lunedì 17 ottobre. Presente alla proiezione della pellicola anche Christian De Sica, figlio di Vittorio. «Fu mia madre Maria Mercader a convincerlo a fare la regia – racconta il popolare artista -. Il film, come più volte ha ricordato papà, fu un’ancora di salvataggio per tanti attori, tra cui diverse famiglie ebree». D’altronde “La porta nel cielo” fu girato in condizioni estreme durante l’occupazione di Roma tra bombardamenti e rastrellamenti degli emissari nazisti. Per concludere, oltre al restauro del film e alla pubblicazione del documentario “Argento Puro”, Il progetto seguito da CAST prevede anche la realizzazione di un volume che sarà pubblicato nel corso del 2023.
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