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IN ORBITA IL SATELLITE CSES PER MONITORARE I TERREMOTI DALLO SPAZIO.Una missione italo-cinese realizzata con il contributo dei ricercatori dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno

02/02/2018

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Il 2 febbraio, alle 8:51 (ora italiana), dalla base cinese Jiuquan Satellite Launch Center, nel deserto del Gobi (Mongolia Interna), è stato lanciato il satellite CSES (China Seismo-Electromagnetic Satellite), frutto della collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Cinese (CNSA) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Significativo il ruolo dell’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO che ha contribuito a tutte le fasi del progetto: dall’ideazione al disegno della strumentazione, dalle commesse per la costruzione dei rivelatori allo sviluppo del software di analisi dei dati che verranno raccolti.

L’Italia partecipa alla missione con la “Collaborazione LIMADOU” guidata dal Prof. Piergiorgio Picozza, docente di Fisica all’Università UNINETTUNO, Emerito dell’Università di Roma Tor Vergata e membro dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Responsabile dell’unità di ricerca UNINETTUNO è Livio Conti, coordinatore del gruppo “Uninettuno – Earth” e impegnato da molti anni nello studio della fisica delle particelle delle Fasce di Van Allen, delle emissioni elettromagnetiche associate ai terremoti e dello Space Weather. Altre unità di ricerca della Collaborazione LIMADOU sono quelle dell’INFN, delle Università di Bologna, Roma Tor Vergata e Trento e degli istituti INAF-IAPS, IFAC-CNR e INGV.

Il satellite CSES osserverà la Terra dallo spazio per monitorare i fenomeni sismici e le eruzioni vulcaniche. Scopo della missione – che ha una durata prevista di 5 anni – è verificare l’esistenza di disturbi nell’alta ionosfera e magnetosfera che potrebbero verificarsi prima e durante forti terremoti. Più in generale la missione CSES contribuirà a studiare le interazioni Sole-Terra e gli effetti del vento solare sul Pianeta.

A bordo del satellite ci sono nove strumenti che servono a misurare flussi di particelle cariche di alta energia, campi elettromagnetici e parametri di plasma. Tra di essi il rivelatore di particelle HEPD, interamente realizzato in Italia con il contributo anche dell’Università UNINETTUNO; il rivelatore di campi elettrici EFD sviluppato congiuntamente da Cina e Italia e le Langmuir Probes sottoposte a test nella camera a Plasma di Roma sotto il coordinamento di ricercatori UNINETTUNO.

Nell’ambito della Collaborazione LIMADOU, i ricercatori Livio Conti, Dario Assante, Simona Bartocci, Claudio Fornaro e Giuliano Vannaroni della Facoltà di Ingegneria UNINETTUNO sono impegnati nello studio della fisica delle particelle di Van Allen, nelle attività di assicurazione della qualità dei componenti elettronici, nello sviluppo del sistema di acquisizione dati e nei test nella camera a plasma.

Per maggiori informazioni: https://en.wikipedia.org/wiki/CSES_Mission