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Cooperazione universitaria nell’area euro-mediterraneaIl Consorzio Nettuno promuove la Conferenza Eadtu 2005

11/10/2005

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L’Eadtu, European Association of Distance Teaching Universities, ha presentato oggi la Conferenza annuale 2005, promossa dal Nettuno, Network per l’Università Ovunque, e ospitata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche.
La Conferenza, svoltasi per la prima volta in Italia che è oggi un punto di riferimento grazie al modello dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno - nata dallo sviluppo del progetto Med Net’U, Mediterranean Network of Universities, finanziato dalla Commissione Europea e che mette insieme 31 partners di 11 Paesi dell’area Euroditerranea - è stata allo stesso tempo un incontro di lavoro rivolto a Presidenti, Rettori, Decani e personale esperto di tutte le Università a Distanza d’Europa.

L’iniziativa, mirata all’individuazione di contenuti innovativi e all’incremento delle opportunità per la collaborazione istituzionale nell’area dell’alta formazione aperta e flessibile, in linea con gli obiettivi di Lisbona 2010, ha dato la possibilità agli intervenuti di condividere esperienze e promuovere la collaborazione su aree di interesse comune.
La Conferenza Eadtu 2005 trae sostegno dalla collaborazione tra i Paesi Europei e i Paesi Mediterranei nell’Area dell’alta formazione a distanza, che sta iniziando a mettere in rete pratiche didattiche ed esperienze di ricerca. All’evento hanno inoltre partecipato il Vice Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Giovanni Ricevuto, il Presidente del Cnr, Fabio Pistella, il Direttore Generale del Nettuno e Presidente dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno, Maria Amata Garito e il Direttore Generale per i Sistemi Informativi al Miur, Alessandro Musumeci.
“La nuova politica dell’istruzione e della ricerca”, ha detto il Vice Ministro Ricevuto, “si alimenta prima di tutto dei saperi e delle competenze che si formano nell’insostituibile laboratorio di cultura e di scienza rappresentato dagli Atenei di questi Paesi, in un sistema unico e indivisibile, in cui si incrociano e si integrano culture e popoli diversi”.

“Attraverso l’Università Telematica internazionale Uninettuno”, ha concluso Maria Amata Garito, “i Paesi dell’Europa e del Mediterraneo possono mettere in relazione le loro culture e proporre al mondo l’immenso patrimonio culturale di cui dispongono. Coniugando tradizione e tecnologia, i percorsi comuni del pensiero tra oriente e occidente creano reti di comunicazione che oltrepassano i confini fisici e favoriscono la diffusione della conoscenza attraverso la mobilità delle idee e la costruzione di nuovi saperi”.

Roma, 10 novembre 2005