Patrimoni culturali nell'era digitale
La laurea magistrale in Patrimoni culturali nell’era digitale ha come obiettivo la formazione di profili professionali fondati su saperi umanistici ma pienamente esperti nell’utilizzo degli strumenti digitali ed informatici più aggiornati, in maniera particolare quelli in uso nel campo dei beni culturali. Filo conduttore del corso è la consapevolezza delle possibili interazioni tra humanities ed ICT che porti gli studenti ad analizzare, in maniera profonda, non solo funzionamento e principi di base, ma anche approcci metodologici e teorici. Considerando le varie attività legate alle Digital Humanities presenti nello scenario, il CdS affronta le tematiche critiche legate alla gestione del Patrimonio, per quanto riguarda la sua conoscenza, tutela e diffusione, ma anche valorizzazione e gestione sostenibili, di fronte ad eventi climatici, pandemici e di sovraffollamento. Tali necessità di digitalizzazione dei beni culturali e letterari (materiali ed immateriali), diventano in questi giorni sempre più stringenti ma di converso trovano spesso carenze strutturali negli istituti pubblici e nei soggetti privati, lamentando anzitutto la mancanza di professionisti che siano capaci di affrontare le varie problematiche inerenti e di trovare soluzioni efficaci e scientificamente corrette.
Nel CdS le humanities sono intese come percorso trasversale che collega la letteratura, l’archivistica, l’archeologia, la storia e la storia dell’arte, in quanto competenze e fattori di conoscenza; l’approccio informatico e computazionale è in grado di valorizzare questi settori contribuendo al ripensamento della metodologia della ricerca ed ottenere una nuova valorizzazione del sapere; gli aspetti giuridici legati al documento digitale completano le competenze necessarie a sovrintendere il piano progettuale.
Il CdS, al fine di offrire saperi e competenze specialistiche meglio definite, si distingue in due curricula differenziati, uno incentrato sui Patrimoni Archeologici e Museali, l’altro sui Patrimoni Archivistici e Testuali: la natura dei temi trattati è diversa e quindi nel primo filone di studio si affrontano contesti essenzialmente materiali mentre nel secondo essenzialmente letterari. L’obiettivo è quello di formare esperti in gestione digitale di risorse culturali nel contesto del patrimonio archeologico e museale, e in quello archivistico e testuale.
Il percorso formativo è organizzato per consentire allo studente di acquisire le opportune conoscenze e competenze nei seguenti ambiti:
- informatica - Le attività formative intendono perseguire i seguenti obiettivi di apprendimento: progettazione di sistemi ICT per la conoscenza, la divulgazione, la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale; modellazione dei dati e progettazione di database multimediali; progettazione e realizzazione di applicazioni Web e gestione di interfacce; linguaggi e tecnologie del web semantico nel contesto dei beni culturali; sviluppo e gestione di modelli tridimensionali e semantici (modelli BIM/HBIM) per la documentazione, la rappresentazione e la gestione del patrimonio culturale;
- letteraria, storico/artistica, archeologica e archivistica nel contesto digitale - Le attività formative intendono perseguire i seguenti obiettivi di apprendimento: banche dati e trattamento digitale dei testi; gestione e valorizzazione del patrimonio culturale in archivi, biblioteche e musei; Web, multimedia, realtà aumentata e virtuale; applicazioni GIS e database nell’ambito del settore della ricerca territoriale, della conservazione e tutela del patrimonio archeologico, artistico e monumentale; digital art history, visual mapping di esposizioni d’arte, creazione di musei ed esposizioni virtuali;
- complementare: competenze storico-giuridiche - Le attività formative intendono perseguire i seguenti obiettivi di apprendimento: gestione della proprietà intellettuale in ambiente digitale; problematiche relative all’accesso aperto e all’accesso alla conoscenza sul piano normativo; storia ella scienza; storie e archivi digitali.
Il primo anno della formazione si concentra sull’acquisizione delle conoscenze e dei primi due ambiti di apprendimento. Il secondo anno intende trasmettere le competenze integrative necessarie a rafforzare la formazione, con riferimento alle attività formative del terzo ambito.
Conoscenze Richieste Per L’accesso
Per essere ammessi al corso di laurea magistrale in Patrimoni culturali nell’era digitale occorre essere in possesso di una laurea o del diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo. Sono richiesti i seguenti requisiti curriculari:
Avere conseguito la Laurea in una delle seguenti classi: Beni Culturali (L-1), Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda (L-3), Filosofia (L-5), Ingegneria dell’informazione (L‐8), Lettere (L-10), Lingue e culture Moderne (L-11), Scienze del turismo (L-15), Scienze dell’architettura (L-17), Scienze dell’educazione e della formazione (L‐ 19), Scienze della Comunicazione (L-20), Scienze e tecnologie informatiche (L‐31), Storia (L‐42), Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali (L-43).
- almeno 6 CFU nel settore (L-LIN/12 lingua e traduzione: lingua inglese) o corrispondente attestato di conoscenza della lingua inglese di livello B2.
Nel caso in cui il candidato abbia conseguito la laurea in una classe diversa, è richiesto il possesso di almeno 42 CFU nei seguenti Settori Scientifico Disciplinari:
- inf/01 informatica;
- ing-inf/05 sistemi di elaborazione delle informazioni;
- ius/04 diritto commerciale;
- ius/10 diritto amministrativo;
- l-ant/02 storia greca;
- l-ant/03 storia romana;
- l-ant/07 archeologia classica;
- l-ant/09 topografia antica;
- l-ant/10 metodologie della ricerca archeologica;
- l-art/01 storia dell'arte medievale;
- l-art/02 storia dell'arte moderna;
- l-art/03 storia dell'arte contemporanea;
- l-art/04 museologia e critica artistica del restauro;
- l-art/06 cinema, fotografia e televisione;
- l-fil-let/01 civilta’ egee;
- l-fil-let/02 lingua e letteratura greca;
- l-fil-let/04 lingua e letteratura latina;
- l-fil-let/05 filologia classica;
- l-fil-let/08 letteratura latina medievale e umanistica;
- l-fil-let/09 filologia e linguistica romanza;
- l-fil-let/10 letteratura italiana;
- l-fil-let/11 letteratura italiana contemporanea;
- l-fil-let/12 linguistica italiana;
- l-fil-let/13 filologia della letteratura italiana;
- l-fil-let/14 critica letteraria e letterature comparate;
- m-fil/04 estetica;
- m-ggr/01 geografia;
- m-sto/01 storia medievale;
- m-sto/02 storia moderna;
- m-sto/04 storia contemporanea;
- m-sto/08 archivistica, bibliografia e biblioteconomia.
Sbocchi Professionali
Al termine del percorso formativo gli studenti acquisiranno un alto grado di professionalizzazione nelle più recenti tecniche di digitalizzazione da utilizzare per la diagnosi, lo studio e la protezione del patrimonio ma anche per la condivisione di esso: l’obiettivo principale è di metterli in grado di progettare attività culturali e produttive, tenendo conto dell’importanza delle soluzioni digitali di fronte a emergenze di vario tipo, operando non solo nel campo della tutela e conservazione ma anche in quello dell’Heritage Management e dell’Heritage Education. I laureati magistrali potranno esercitare funzioni di elevata responsabilità in attività connesse ai settori dei servizi e dell’industria culturale, enti del terzo settore quali, ad esempio, istituti di cultura e centri specifici, operanti nell’ambito museale, archeologico e archivistico, relativamente alla gestione, la comunicazione, promozione e valorizzazione di beni e risorse culturali.