Tra gli studenti della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno c’è anche Tommaso De Gregori, 24enne giocatore professionista dell’Omnia Basket Pavia, squadra che milita nella Serie B del campionato italiano di pallacanestro.
Prima di raccontarci la sua esperienza con Uninettuno, De Gregori, alto più di 2 metri e cresciuto nelle giovanili di Pesaro, parla della sua stagione con la Riso Scotti Pavia: «La squadra, per varie questioni, è stata costruita all’ultimo, però stiamo disputando un buon campionato. Siamo riusciti a battere alcune corazzate e a vincere in campi difficili. Siamo contenti, c’è un bel gruppo, l’allenatore è bravo e abbiamo smentito chi a inizio anno non credeva in noi. L’obiettivo è rimanere in quello che l’anno prossimo diventerà il campionato di B1».
Essere un giocatore professionista di basket e al tempo stesso studente non è sicuramente compito facile. Giocare in Serie B significa infatti allenamenti quotidiani (molto spesso anche due al girono), palestra, test fisici, oltre poi a partite, viaggi e trasferte. Eppure Tommaso, con grande caparbietà, non ha voluto rinunciare agli studi. Come nasce la scelta di Uninettuno? «Per me è la prima volta in un’università telematica. Cinque anni fa avevo iniziato un percorso di studi a Milano in un ateneo pubblico, ma per dare gli esami avrei dovuto frequentare le lezioni in presenza. Inevitabilmente sono stato costretto a mollare per questo motivo, però al tempo stesso volevo continuare a mettermi in gioco e far qualcosa per coltivare me stesso e i miei interessi, che sono la comunicazione, l’arte e il giornalismo. Ho scelto quindi di iscrivermi ad un nuovo corso di laurea sia perché è interessante a livello culturale, sia perché in futuro potrà darmi ampie opportunità di lavoro. Ho valutato diverse università online, ma guardando i corsi nessuna veramente mi convinceva. Poi mi è stata consigliata Uninettuno, alcuni amici me ne hanno parlato come un’università interessante, dinamica e di qualità, con professori di livello e lezioni chiare. Questo ha riacceso in me la voglia di studiare che dopo 3-4 anni in cui sono stato fermo non era scontata. Invece avere le lezioni registrate è una grandissima comodità per me, mi sto rilanciando e sono molto contento».
Tornando al basket, già da un paio d’anni, il campionato di Serie A è caratterizzato dal duello tra la Virtus Bologna e l’Olimpia Milano. Quest’anno chi vede favorito? «Sarà un bello scontro, io spero più nella Virtus perché mi sembra un progetto nato dalla voglia di una città che ha grande passione come Bologna». Infine un pronostico su Nba ed Eurolega: «In Nba spero sempre nei Lakers perché sono un grande tifoso da sempre, in particolare di Kobe Bryant che l’idolo con cui sono cresciuto. Nell’Eurolega ci sono le solite corazzate, a me piace molto il Barcellona, anche se il Real Madrid è da anni che è sempre lì in alto. Peccato che Milano non stia andando benissimo».