حفظ و تنمية التراث الثقافي
Il Corso di Laurea triennale in Conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali propone un percorso di formazione che intende rispondere all'esigenza, sempre più avvertita a livello nazionale e internazionale, di figure professionali che operino in una prospettiva moderna della tutela, conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali.
La famiglia dei Beni Culturali è intesa oggi come patrimonio diffuso e condiviso, e comprende diverse categorie di beni, che vanno da quelli tradizionalmente considerati (archeologici, architettonici, artistici, archivistici e librari) ai beni immateriali (tradizioni orali, arti performative, pratiche sociali e rituali, ecc.), fino al più complesso aspetto del paesaggio culturale (con riferimento al paesaggio urbano e sedimentazione del costruito storico, alla stratificazione delle attività antropiche nell'ambiente e formazione dei paesaggi rurali ecc.).
In area euro-mediterranea, l'insieme dei Beni Culturali rappresenta una risorsa condivisa, risultato della mediazione tra culture differenti (che hanno generato combinazioni uniche e sincretismi di eccelso valore artistico e culturale), e nell'odierna società multiculturale esso è in grado di generare espressioni di integrazione e interculturalità. L'impegno non è solo quello della valorizzazione, ma anche della conservazione attraverso strumenti innovativi, in cui rientra il concetto di memoria digitale e di digitalizzazione dei patrimoni culturali attraverso i nuovi linguaggi informatici e i nuovi media
Date queste premesse, la struttura del percorso formativo è stata progettata secondo un'articolazione su tre livelli:
- conferisce una solida formazione di base nelle principali materie umanistiche previste dalla scheda ministeriale (linguistico-letterarie, storiche, demoetnoantropologiche), che forniscono allo studente un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali e sono indispensabili per affrontare lo studio delle attività caratterizzanti;
- l'ampia offerta di attività caratterizzanti mira alla formazione di laureati che abbiano familiarità con l'ampio spettro dei Beni Culturali, materiali e immateriali, considerati sia nella loro stratificazione diacronica (dall'antichità all'età contemporanea), sia nella loro grande varietà tipologica;
- con l'offerta di attività affini e integrative, infine, il percorso formativo si propone di orientare le competenze fornite dalle discipline di base e caratterizzanti verso lo sviluppo di capacità professionali che operino in una prospettiva moderna della tutela, conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali, declinate in due grandi ambiti:
- da un lato la memoria digitale applicata ai Patrimoni dell'Umanità, cioè la valorizzazione e la conservazione del patrimonio attraverso strumenti innovativi, con riferimento ai nuovi linguaggi web/GIS, i nuovi media e agli strumenti di archiviazione digitale del patrimonio culturale;
- dall'altro i linguaggi e i codici di mediazione tra componenti culturali di provenienza storica e geografica eterogenea ovvero l'interpretazione dei patrimoni culturali come fattore strategico di integrazione sociale al fine di contribuire al dialogo interculturale e ai processi integrazione nel contesto di una società multiculturale.
Il laureato in Conservazione e valorizzazione dei Beni Culturali dovrà inoltre conoscere discretamente almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano, ed essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei dati e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza
Il percorso di studi (adeguato ad affrontare con consapevolezza le scelte del biennio di laurea magistrale) consente dunque il raggiungimento di profili professionali già chiari, in grado di operare nei primi livelli di tutti i settori presenti nel piano di studi, con maggiore consapevolezza per quegli ambiti che hanno costituito il percorso di approfondimento prescelto.
Conoscenze richieste per l’accesso
Per essere ammessi al corso di laurea occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado quinquennale o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Gli studenti in possesso del solo diploma di istruzione secondaria di durata quadriennale dovranno obbligatoriamente recuperare il debito formativo assegnato.
Nei casi di passaggio e trasferimento da altro corso di studio sono esonerati dallo svolgimento del test, ed ammessi senza debito formativo, coloro ai quali sono riconosciuti almeno 40 crediti formativi e sono ammessi al secondo anno di corso. Ai sensi della normativa vigente (D.M. 270/2004, Art. 6) è richiesto il possesso o l’acquisizione di un’adeguata preparazione iniziale la cui verifica avviene mediante apposito questionario. Tale verifica ha la finalità di orientare lo studente nella scelta del corso di studio, non è pertanto selettiva ai fini dell’immatricolazione che può essere effettuata, indipendentemente dalla partecipazione al questionario o dal suo esito. Si richiede il possesso di un’adeguata preparazione di base costituita dalle competenze linguistiche e dalle conoscenze culturali di norma acquisite nei licei e negli istituti di istruzione media superiore di indirizzo umanistico, con riferimento a un’appropriata conoscenza generale delle nozioni della lingua e letteratura italiana e della storia.
Gli studenti sono informati riguardo le conoscenze richieste in ingresso e sui test di verifica del possesso di tali competenze nella ‘lettera di benvenuto’ inviata subito dopo l’iscrizione.
Il possesso di tali conoscenze e competenze è accertato tramite due prove di verifica a risposta chiusa (esercizio interattivo) (una per letteratura italiana e un’altra per la storia) somministrate allo studente all’atto dell’iscrizione al primo anno del Corso di Studi.
Nel caso emergesse dalla prova una preparazione non adeguata, verranno attribuiti obblighi formativi aggiuntivi (OFA) che lo studente dovrà annullare obbligatoriamente entro un anno dalla data dell’immatricolazione mediante lo studio di materiale didattico appropriato fornito dalla Facoltà nella forma di documenti scritti e/o video - lezioni e sostenendo di nuovo il test con esito positivo. Il superamento del test o dell’eventuale annullamento di OFA avviene attraverso un processo automatico nella pagina dello studente che consente l’iscrizione al secondo anno.
Il non superamento degli OFA nei tempi prescritti, impedisce l’iscrizione al secondo anno di corso. Qualora lo studente non fosse in grado, per vari motivi e anche a seguito della ripetizione del test, di superare gli OFA richiesti per l’iscrizione al secondo anno di corso, il CdS predispone per lo studente un percorso di recupero personalizzato.
Sbocchi professionali
Il laureato in Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali potrà svolgere attività professionale presso istituzioni pubbliche, enti locali, fondazioni e aziende private operanti nel settore della tutela, della gestione, della valorizzazione, della fruizione del patrimonio artistico e culturale come musei, biblioteche, archivi, gallerie e centri espositivi. Più specificatamente, potrà collaborare alle attività museali e di esposizione, fruizione e gestione del patrimonio storico-artistico; operare all’interno di collezioni in formazione e collaborare con i responsabili di operazioni di ordinamento e inventario di musei e archivi fototeche e medianiche; operare nel mondo dell’editoria e del mercato dell’arte; operare nel campo del turismo culturale, sia attraverso il concorso per guida turistica, sia attraverso l’assunzione presso agenzie ed altre organizzazioni ed enti che si occupano della fruizione dei beni culturali; operare nel quadro di attività editoriali tradizionali, multimediali e telematiche e di istituzioni e imprese a vario titolo interessate al patrimonio artistico.
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