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NASCE UN POLO UNIVERSITARIO PER TUTTI I LAVORATORI STRANIERI RESIDENTI IN CALABRIA

8/2/2016

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IMMIGRATI, LAUEATI CON UN CLICK

IL servizio sul TgR (RAI) del 10 febbraio, edizione delle 14.00.

Guarda il Video della firma dell''accordo:
Firmata un''intesa tra l''Agenzia per stranieri e l''Università Telematica Uninettuno RTC TELECALABRIA


Accordo tra università telematica internazionale uninettuno, area assistenza agenzia per stranieri e arcivescovado di catanzaro e squillace

Lunedì 8 febbraio, alle ore 9.45, nei locali dell’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro e Squillace (Via Arcivescovado, 13), durante una conferenza stampa pubblica, si firmerà un accordo che permette a tutti gli stranieri residenti nella città di Catanzaro e nel resto della regione Calabria, di iscriversi alle facoltà on line dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno.

Alla presenza di S.E. Mons. Vincenzo Bertolone - arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, nonché presidente della Conferenza Episcopale Calabra - firmeranno l’accordo il Rettore dell’Uninettuno, la prof.ssa Maria Amata Garito e il presidente dell’Area Assistenza Agenzia per Stranieri Catanzaro, Antonella Comes.
            Grazie a questa intesa, gli studenti stranieri potranno conseguire regolarmente un titolo di studio universitario - riconosciuto dal Ministero dell''Istruzione, dell''Università e della Ricerca – e beneficiare di una riduzione del 50% sulle tasse di iscrizione.
Gli iscritti alle facoltà telematiche Uninettuno (Economia, Ingegneria, Lettere, Psicologia, Giurisprudenza e Scienze della Comunicazione) avranno accesso alle video lezioni, collegandosi alla piattaforma di e-learning dell’Ateneo (www.uninettunouniversity.net) e – in linea con il modello didattico dell’Università telematica – avranno a disposizione materiali di approfondimento multimediali e ipertestuali, sessioni interattive di aule virtuali in live streaming, chat e forum, con la possibilità di scegliere se studiare in italiano, inglese, francese o arabo.
            Un traguardo importante che rientra nel progetto “Istruzione senza confini”, presentato lo scorso dicembre a Roma dall’Università Uninettuno e sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministero dell''Istruzione, dell''Università e della Ricerca e dalle principali associazioni delle comunità straniere in Italia. “Istruzione senza confini” nasce, infatti, con l’obiettivo principale di facilitare ai rifugiati e agli immigrati l’accesso alle istituzioni formative italiane e straniere e di consentire il riconoscimento dei loro titoli di studio ottenuti nei paesi di provenienza.
           
La Calabria è stata scelta come regione pilota per avviare il progetto, un segnale forte che mira all’integrazione dei numerosi lavoratori stranieri residenti nel territorio (soprattutto filippini, marocchini, indiani, bengalesi e cittadini provenienti dai paesi dell’Est Europa), ai quali sarà messo a disposizione un polo tecnologico, nei locali dell’Area Assistenza Agenzia per Stranieri Catanzaro, all’interno del quale potranno compiere il loro percorso di apprendimento a distanza. Gli esami e i seminari di approfondimento saranno svolti, invece, all’interno delle sale dell’Arcidiocesi di Catanzaro.
            “Ancora una volta – afferma il Rettore di Uninettuno, Garito - il modello psico-pedagogico creato dalla nostra Università telematica sarà messo al servizio di una reale diffusione del Sapere, senza confini geografici e in maniera assolutamente democratica. La scelta della Calabria – regione chiave del nostro Mezzogiorno – per avviare il progetto non è certo casuale e oggi si carica di un altissimo valore simbolico”.
Parole di plauso arrivano anche da S.E. Mons. Vincenzo Bertolone: “Un progetto – afferma – che valorizza il contesto culturale offerto dalla città di Catanzaro e che permette di proseguire a operare sulla via dell’integrazione e della solidarietà attraverso il lavoro che l’Area Assistenza Agenzia per stranieri ha dimostrato già di sapere far bene con la Festa dei popoli a luglio e con il concerto multietnico a dicembre. Questo accordo offre agli immigrati la possibilità concreta di realizzarsi nel mondo lavorativo”.