Consegna dei diplomi di laurea ai primi 50 ingegneri che, grazie a un accordo tra i rispettivi ministeri, avrà validità in Italia, in Europa e in Egitto. Questi 50 ingegneri egiziani si sono infatti formati in virtù della collaborazione tra la Helwan University del Cairo e l’italiana Uninettuno. L’insegnamento è avvenuto in arabo e a distanza tramite internet e la tv, in virtù di un accordo tra Uninettuno e il governo egiziano.
L’Utiu-Uninettuno è nato dal consorzio Nettuno (promosso dai principali atenei italiani e alcuni atenei stranieri) attivo fin dal 1992 e da un progetto europeo denominato Med Net’U. I partner sono 31 università, centri tecnologici ministeri di 11 paesi del Mediterraneo (Italia, Francia, Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Giordania, Libano, Siria, Turchia e Grecia). “Si tratta di una vera e propria rete tecnologica del sapere, unica nel suo genere nell’area euro mediterranea”, spiega il rettore di Uninettuno, Anna Maria Garito. In virtù degli accordi con i vari governi, gli studenti provengono da ben 42 paesi diversi e possono conseguire, in lingua araba, oppure in inglese, francese, italiano, greco e polacco lauree valide tanto in Europa quanto nei loro paesi d’origine.
Di recente è stato lanciato anche il progetto Edict, in collaborazione con l’Unido di Vienna (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale) che punta a sviluppare competenze per favorire la creazione di nuove imprese in Iraq nei tre governatorati di Baghdad, Erbil e Thi Qar dove sono sorti altrettanti poli tecnologici. Per gli studenti europei e dei altri paesi del Mediterraneo sono poi disponibili corsi di laurea e Master anche in altre discipline come Economia, Giurisprudenza, Lettere, Psicologia, Scienza della comunicazione, Diritto e politiche europee e persino Diritto commerciale cinese (in collaborazione con l’Università di Hong Kong).Contributo del Rettore dell'' Università Internazionale Telematica UNINETTUNO, Prof.ssa Maria Amata GARITO: “A Model of Cooperative and Work-Integrated Education through the NewTechnologies”.